Pompei, cimitero. La Mirca s.a.s chiede esumazioni anticipate. De Gennaro: “provvedimento ingiusto”

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Una nuova sorpresa per i cari estinti del cimitero pompeiano. Non c’è pace per loro. Altra bufera sul camposanto cittadino e, ad essere finita nel mirino delle rimostranze dei più, la Mirca s.a.s, società che gestisce in appalto i servizi cimiteriali. Tutto parte da alcuni giorni fa quando, su dverse tombe, è comparso un avviso che sollecitava le famiglie  dei defunti a recarsi presso l’ufficio amministrativo interno al cimitero per comunicazioni urgenti. L’informativa recava la firma della Mirca s.a.s. L’oggetto: esumazioni anticipate. Le famiglie che si sono recate presso lo sportello della società concessionaria hanno appreso che le salme dei defunti morti dal 2007 (e fino a qualche anno prima) dovranno essere disseppellite. Una decisione che ha lasciato l’amaro in bocca a tanti. Anche perchè non tutte le famiglie dispongono di un loculo.

In merito alla faccenda, si è espresso il consigliere di minoranza di “Alternativa Pompeiana”, Raffaele De Gennaro  che ha dichiarato: “la decisione della Mirca s.a.s di procedere ad esumazioni anticipate, getta nello sconforto diverse famiglie che, non avendo nelle proprie disponibilità un loculo, convivono con l’ansia di non poter dare una degna sepoltura al caro estinto esumato. Molte lamentele mi sono giunte da parte di tanti concittadini. Tutti coloro che sono andati a chiedere spiegazioni all’ufficio amministrativo della Mirca s.a.s –continua il consigliere- si sono visti rispondere che il problema non sussiste. I resti mortali dei defunti potranno essere accolti nella Terra Santa del cimitero. Ma considerando le condizioni in cui versa la stessa, questa soluzione non tranquilizza. Semmai allarma. Come si fa a chiedere un’esumazione preventiva? Molte famiglie non hanno un loculo. E chi invece ha partecipato al bando comunale per la realizazzione di nicchie (di cui 512 sono state aggiudicate), nonotante abbia già versato circa 2000 euro all’ente comunale, non ne può disporre perchè i loculi non sono stati costruiti ancora. Ho attenzionato la questione -insiste De Gennaro- anche al dirigente Nunziata che mi ha invitato a segnalare la problematica per iscritto. Che debba essere un consigliere ad evidenziare certe criticità mi preoccupa. Perchè le persone deputate al monitoraggio della gestione cimiteriale non dimostrano di essere attenti e solerti nel proprio incarico? E poi ci sono i cittadini, in balia di tante decisioni a volte giuste e, in altri casi, discutibili come nella fattispecie. E c’è dell’altro. I prezzi stabiliti dalla Mirca s.a.s per i servizi cimiteriali sono già lievitati, nonostante all’articolo 3 del capitolato, venga chiaramente detto che per l’intera durata dell’appalto (23 anni) debbano rimanere invariati. Un concittadino -conclude De Gennaro- mi ha riferito che per aprire la lastra di marmo, solo per verificare le condizioni di conservazione del caro estinto, ha dovuto sborsare 48,40 euro. Le tariffe per i servizi cimiteriali sono aumentate con l’insediamento della Mirca s.a.s. Ciò non avrebbe dovuto verificarsi”.

Marianna Di Paolo

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