Una raffica di abbattimenti interesserà nelle prossime settimane l’area sud di Napoli. Mentre la politica cerca una via d’uscita per riallineare anche in Campania i termini del condono 2003, sono 464 infatti le ordinanze di demolizione esecutive emesse dalla magistratura. L’elenco è finito nelle mani dei leader dei comitati che, in assenza di nuovi provvedimenti legislativi, hanno annunciato la ripresa della protesta con sit – in e manifestazioni varie. E’ allarme rosso soprattutto a Torre del Greco, dove sono 200 gli edifici fuorilegge destinati ad andare giù. Nella lista nera della Procura, tuttavia, sono compresi altri 40 costruzioni a Torre Annunziata, 36 a Castellammare, 35 a Pompei, 24 a Santa Maria la Carità, 23 a Sorrento, 18 a Gragnano, 19 a Vico Equense, 15 a Casola di Napoli, 9 a Lettere. Altre 12 sentenze sono state notificate al Comune di Sant’Antonio Abate, 21 a Massa Lubrense, 5 a Pimonte, 4 a Boscoreale e 3 ad Agerola. Intanto, dopo l’incontro tra parlamentari e sindaci svoltosi lunedì nella città del corallo, una parte dei comitati ha chiesto ai primi cittadini di consegnare le fasce tricolori nelle mani del prefetto. “Sul fronte edilizio l’azione politica messa in atto nell’area stabiese, sorrentina e torrese è stata fallimentare – afferma Michelangelo Scannapieco, membro del comitato Diritto alla Casa -. I sindaci di questi comuni, pertanto, dovrebbero dimettersi in quanto incapaci di gestire l’emergenza abbattimenti”. I comitati annunciano nuove iniziative di protesta. “La vicenda delle demolizioni rischia di trasformarsi in un vero e proprio dramma per migliaia di famiglie – continua Scannapieco -, che in questo periodo difficile anche dal punto di vista economico vengono private dell’unico bene rimastogli: la casa. Per questo nei prossimi giorni ci riuniremo, al fine di mettere a punto un nuovo calendario di iniziative”. Intanto i sindaci e i parlamentari campani hanno consegnato al prefetto Musolino e al Ministro dell’Interno Angelino Alfano il documento firmato a Torre del Greco, attraverso il quale chiedono al governo un decreto per sospendere le demolizioni. “Bisogna mettere insieme tutte le forze politiche – afferma Francesco Cascone, sindaco di Santa Maria la Carità -, per risolvere questa situazione vergognosa. L’obiettivo è quello di tutelare non solo i diritti di famiglie e cittadini, ma anche quelli dei Comuni che, per espletare le pratiche di abbattimento, rischiano il dissesto finanziario”. E a Roma Pdl e Pd potrebbero presto ritrovarsi ad affrontare l’argomento edilizio. Il senatore Enzo Cuomo ha infatti confermato che i parlamentari campani del Pd stanno lavorando a una proposta di legge sul tema, da presentare nei prossimi giorni in Parlamento. I deputati democrat non hanno parlato espressamente di condono, ma di una proposta finalizzata “al recupero, attraverso opere di mitigazione ambientale e paesaggistica, dei manufatti e delle aree di costruzione interessate dalle suddette emergenze”. Una bozza di dialogo con il Pdl insomma, che potrebbe aprire nuovi scenari sulla delicata questione relativa agli abbattimenti delle prime case abusive in Campania.
Francesco Fusco