“Non c’è pace fra gli olivi” recita così un antico detto. E non c’è pace nemmeno per l’amministrazione comunale pompeiana. Altro dibattito infiamma i banchi dell’opposizione comunale in questi giorni. Nel mirino delle rimostranze è finita la decisione dell’Ente di esternalizzare i servizi di gestione della Ztl e della sosta a pagamento su aree pubbliche. Decisione approvata con delibera di giunta n°64/13. Un provvedimento per il quale, per i consiglieri Alberto Robetti, Giorgio Arpaia e Raffaele De Gennaro, tanti sono ancora i dubbi da chiarire. E affinchè l’amministrazione comunale fornisca risposte chiare ed esaustive, i tre consiglieri d’opposizione hanno promosso un’interrogazione consiliare a risposta scritta, come previsto dall’articolo 43 del d.lgs 267/00. I destinatari del documento sono: il Sindaco di Pompei, il Dirigente del IV settore dell’Ente Gaetano Petrocelli e il Prefetto di Napoli Francesco Antonio Musolino. L’oggetto dell’interrogazione è preciso: affidamento del servizio di riscossione delle entrate comunali derivanti dalla sosta a pagamento di veicoli su aree pubbliche, del servizio di riscossione delle entrate comunali derivanti dall’accesso a pagamento degli autobus nella zona a traffico limitato. Parchimetro cittadino e ticket bus nell’occhio del ciclone dunque. E diversi sono gli interrogativi dei firmatari del documento (di cui, di seguito, riportiamo fedelmente i contenuti):
a) se nella delibera n° 64/13 il Comune stabilisce di esternalizzare i servizi di gestione della Ztl e della sosta a pagameento su aree pubbliche, come mai poi nel bando di gara è palese la volontà di affidare il servizio di riscossione delle entrate derivanti da tali servizi?
b) il bando di gara manifesta la volontà di esternalizzare i suddetti servizi a favore di una società di riscossione e non a una società di gestione della sosta o similari. Come mai?
c) i posti auto di piazza Immacolata sia nella dg n° 64/13 che nel bando non sono stati inseriti. Perchè? Tali posti fanno forse parte del piano parcheggi?
d) Come mai il calcolo del ricavo netto e dell’iva non corrispondono agli importi effettivi?
e) E’ corretto il calcolo del ricavo netto annuo riportato come base di calcolo per la determinazione dell’importo a base di gara? Se tale valore è errato l’importo a base di gara è di conseguenza sbagliato per cui vengono meno le condizioni per l’espletamento della gara che darebbe risultati economici fortemente sfavorevoli per l’Ente.
f) Come mai la dg n°64/13 prevede per un periodo di sette anni un introito di € 6.176.457,00 per la sosta e € 6.300.000,00 per il transito bus per un totale di € 12.476.457,00 e la gara si formalizza solo su 8.400.000,00 sull’introito e non sui costi che variano con le varianti di gestione?
g) Perchè nel bando si individua un codice identificativo (CPV), che individua i “Servizi di organismi di Riscossione” e non un CPV che individui i “Servizi di gestone Parcheggi” o categorie similari?
h) Perchè nel bando, all’art.10 del capitolato tecnico si legge: ” … che (la società aggiudicatrice) effettuerà, altresì, la lavorazione di tutti i verbali elavati dal Comando di Polizia Locale, non solo per quelli oggetto del presente capitolato”. Forse si vuole affidare in modo non esplicito ed in chiave oscura all’amministrazione anche la gestione dei verbali redatti dagli agenti di Polizia Locale?
Il documeto datato Pompei 03-06-2013 si chiude a firma dei consiglieri Robetti, Arpaia e De Gennaro. Una serie di interrogativi per i quali l’amministrazione comunale è chiamata a rispondere entro 30 gg. Non resta che attendere gli sviluppi di quella che sembra essere l’ennesima querelle “made in Pompei”.
Marianna Di Paolo