Torna al centro dell’attenzione l’antico complesso monumentale della S.S. Trinità e Paradiso di Vico Equense. Dopo la nomina a sorpresa del nuovo C.d.A. composto da Vincenzo Esposito, Claudia Scaramellino e Matteo De Simone, con un colpo di mano dal sapore consociativo perpetrato tra Comune e minoranza in Consiglio Comunale, riprende l’iter di acquisizione dell’antico immobile al patrimonio comunale. Il Partito Democratico di Vico Equense, infatti, si fa promotore di una nuova proposta di legge già depositata alla Camera dei Deputati a firma dell’On. Luisa Bossa.
L’iter di acquisizione si era interrotto già nel marzo del 2012, all’indomani della formale richiesta di garanzie economiche inoltrata dal Sottosegretario Polillo al Comune di Vico Equense. Polillo, in soldoni, chiedeva se il Comune poteva permettersi non solo di acquisire la S.S. Trinità ma anche di farsene carico negli anni a venire. Nessun riscontro a quella richiesta è mai partita dal Comune, anzi per lunghi mesi sulla vicenda è calato un desolante silenzio. Solo nel dicembre 2012 il Consiglio Comunale si decideva a deliberare nuovamente la volontà dell’acquisizione, senza per altro rispondere a quanto chiedeva Polillo e, in ogni caso, quando ormai si era già dimesso il Governo Monti. Giusto in tempo per l’ennesimo blocco di tutta l’operazione.
Il Comune, però, nel frattempo non aveva rinunciato a indicare i nominativi per il nuovo C.d.A, inserendo ben due Consiglieri comunali, De Simone e Scaramellino, in evidente conflitto di interessi, avendo il Comune stesso molti contratti aperti con il C.d.A sui quali ci sono procedimenti per morosità in corso. La nomina del nuovo C.d.A. ha sollevato le critiche del PD locale che ha vivacemente protestato per il metodo antidemocratico e consociativo adoperato, che annullava di fatto la possibilità di formare un C.d.A qualificato e assolutamente svincolato dalla politica locale, come nella tradizione ultra-centenaria dell’Ente.
Proprio per questi motivi è partita una Interrogazione Parlamentare, sempre ad opera dell’On. Bossa, volta a chiarire come mai, per la prima volta, sia stata possibile la nomina di due Consiglieri Comunali, e che”…ulteriore caso di inopportunità va segnalato rispetto alla nomina di uno dei consiglieri di amministrazione che è stato condannato in primo grado a sei mesi di reclusione per il reato di falso mentre sarebbe imminente il giudizio su un altro procedimento a suo carico per reati contro la pubblica amministrazione;”.
Il Partito Democratico locale, grazie al coinvolgimento dell’on.Bossa, riaccende dunque i riflettori sulla S.S. Trinità e Paradiso, divenuta ultimamente oggetto di strumentalizzazione politica da parte di chi, secondo quanto esprime un manifesto del partito, da una parte sbandierava la volontà di acquisirla al patrimonio comunale e dall’altra si adoprava per ottenerne il controllo e la gestione.
Maria D’Ordia