Dramma della disperazione ad Ercolano: fioraio si dà fuoco in Municipio

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Dramma della disperazione a Ercolano. Un uomo si da fuoco nell’ufficio del sindaco Vincenzo Strazzullo: dopo aver minacciato il primo cittadino e lo staff della segreteria con un coltello si è lanciato dal balcone adiacente precipitando drammaticamente su corso Resina. L’uomo prontamente trasportato in ospedale è deceduto per le gravissime ustioni riportate. Pare che la vittima fosse esasperata dall’indifferenza  del Municipio nei confronti  di alcune autorizzazioni richieste relative all’attività lavorativa  di  fioraio svolta   dallo stesso. Sgomenta  la    comunità si chiede ora se omissioni e lentezze burocratiche degli organi comunali possano essere state fatali per un lavoratore probabilmente esasperato dalla recessione economica in atto a livello europeo. Dal mondo politico giunge il cordoglio per una tragedia che forse si sarebbe potuta evitare : saranno ora gli inquirenti a stabilire le responsabilità oggettive di un gravissimo episodio che pone drammaticamente l’accento sul difficile rapporto tra governo locale e cittadini.

In questo momento i cittadini stanno presidiando la sede del Comune chiedendo a gran voce le dimissioni del primo cittadino. Le forze dell’ordine sono chiamate a fare luce anche sul lancio di un estintore dal balcone che ha ferito un giovane. 

“Il dramma avvenuto stamane ad Ercolano – dichiara il Sindaco di San Giorgio a Cremano Mimmo Giorgiano – poteva avvenire in qualsiasi altro comune della Provincia di Napoli ma di in realtà di tutto il sud Italia. Lo Stato centrale ha lasciato i primi cittadini soli senza armi e fondi ad affrontare il dramma sociale della disoccupazione e della povertà dilagante sui nostri territori a causa della crisi. Oramai siamo in trincea ogni giorno senza armi e quasi nessuno strumento. Si discute paradossalmente di Presidenzialismo mentre la gente non riesce a mettere il piatto a tavola. Per non parlare dei parlamentari che vengono nominati con una legge assurda che naturalmente li porta lontani e disinteressati ai territori. Spesso non sappiamo neanche a chi rivolgerci per affrontare i problemi della cittadinanza. La mia solidarietà va alla famiglia dell’ uomo che ha perso la vita stamane ma anche al Sindaco di Ercolano entrambi vittime di un sistema assurdo di deresponsabilizzazione dello Stato nei confronti dei Comuni”.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.