Discarica abusiva a Barra: arriva la bonifica. “Situazione grave da tempo, ma soddisfatto per il risultato”

bonificaLa discarica abusiva di via Cupa Cimitero, nel quartiere Barra (a confine con San Giorgio a Cremano), è nota da tempo: si estende per circa 300 metri,  periodicamente  soggetta a incendi  e sono presenti tutti i tipi di rifiuti, da quelli urbani a quelli industriali a scarti di lavorazioni. Una situazione che da tempo i cittadini denunciano, ma che fin’ora non ha visto soluzioni. Il consigliere comunale Salvatore Pace, contatto dai cittadini del quartiere, si è attivato da subito per tentare di risolvere concretamente questa emergenza. La discarica è vicina a un plesso scolastico, nelle cui immediate vicinanze da molto tempo era stato abbandonata una trave di amianto. Ora la situazione pare sia destinata a sbloccarsi, visto che saranno impiegati 500mila euro di fondi comunali per le bonifiche delle discariche abusive presenti in città.

Il vice sindaco Sodano ha fatto sapere che il Comune ha richiesto alla Regione di poter sversare questi rifiuti negli impianti: “Ho parlato con l’assessore Romano e mi ha confermato che la destinazione dei rifiuti dovrebbe essere il termovalorizzatore di Acerra e che, prima di tutto, questi rifiuti non rientrino nel computo di quelli prodotti dalla città, altrimenti lieviterebbero i costi”. Sodano ha poi precisato: “Il territorio da bonificare è nostro, ma la stragrande maggioranza di questi rifiuti vengono da fuori, quindi c’è da fare un lavoro aggiuntivo di caratterizzazione e triturazione. Siccome c’è di tutto – ha aggiunto – il lavoro maggiore sarà di separarli e durante la fase transitoria di caratterizzazione potremmo usare il nostro sito di trasferenza”.

Questi i commenti del consigliere Pace rilasciati al Gazzettino Vesuviano.

Consigliere Pace, qual è stata la sua esperienza per la discarica di Barra?

discarica“Innanzitutto ho ricevuto varie segnalazioni dai cittadini di quelle zone, ho parlato con loro e ci siamo confrontati. Mi sono recato sul posto per rendermi conto della situazione e ho documentato il tutto con foto. Successivamente ho relazionato in consiglio comunale, oltre che per la discarica, anche per la presenza di una trave di amianto che era depositata ormai da molto tempo sul marciapiede di fronte un istituto comprensivo: un gravissimo rischio per la salute di bambini e bambine. Dopo alcuni confronti con gli assessori competenti, ho sentito il sindaco che da subito ha dimostrato impegno e convinzione per risolvere questa situazione. Il giorno dopo la mia interrogazione in consiglio, la trave di amianto è stata rimossa.

L’assessore al bilancio Salvatore Palma ha poi individuato 500mila euro, ricavandoli dal risparmio nelle spese di bilancio: in giunta hanno approvato la delibera che stanzia questi 500mila euro per le bonifiche degli sversamenti abusivi nella cinta periferica di Napoli. Ora si aspettano solo le direttive dalla Regione che deve indicare dove bisogna sversare questi rifiuti speciali.

Quella della discarica di Barra era però una situazione ben nota da tempo, solo ora si intravedono soluzioni.

“Quella della discarica di cupa Cimitero era ormai una situazione al limite: periodicamente si verificano anche roghi che sprigionavano nubi tossiche. In quel tratto di strada non ci sono residenti, ma è comunque una strada di passaggio: la discarica verte su alcune importanti strutture di quell’area come una ambulatorio della asl, un istituto comprensivo. C’è anche un parco chiuso da più di vent’anni.

Nel 2002 la giunta Iervolino chiuse al traffico il tratto di strada della discarica: quel provvedimento poteva essere anche valido, ma solo nel caso in cui il campo rom vicino fosse stato spostato. Il problema principale infatti sono i rom che gestiscono, non solo la discarica di via Cupa cimitero, ma molte delle discariche abusive nel nostro territorio. In questo circuito di illegalità, chi sversa rifiuti in quelle discariche fa affari con quella gente: i rom pagano chi sversa e in cambio ci guadagnano in rifiuti speciali da cui poi ricavare materiali che rivendono, come il rame.

Una concreta storia di sinergia tra cittadini e amministrazione, quindi.

“Sono molto contento che dopo le mie denunce gli assessori compententi si siano attivati da subito per risolvere la situazione e che siano stati trovati i fondi necessari. Questo episodio è la prova che i consiglieri comunali, invece di pensare alle beghe politiche, devono essere il raccordo tra cittadini e municipio. La popolazione è reattiva e vuole collaborare, si può fare ancora molto se tutti remiamo nella stessa direzione.

Mario De Angelis 

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