Il vice sindaco Sodano ha fatto sapere che il Comune ha richiesto alla Regione di poter sversare questi rifiuti negli impianti: “Ho parlato con l’assessore Romano e mi ha confermato che la destinazione dei rifiuti dovrebbe essere il termovalorizzatore di Acerra e che, prima di tutto, questi rifiuti non rientrino nel computo di quelli prodotti dalla città, altrimenti lieviterebbero i costi”. Sodano ha poi precisato: “Il territorio da bonificare è nostro, ma la stragrande maggioranza di questi rifiuti vengono da fuori, quindi c’è da fare un lavoro aggiuntivo di caratterizzazione e triturazione. Siccome c’è di tutto – ha aggiunto – il lavoro maggiore sarà di separarli e durante la fase transitoria di caratterizzazione potremmo usare il nostro sito di trasferenza”.
Questi i commenti del consigliere Pace rilasciati al Gazzettino Vesuviano.
Consigliere Pace, qual è stata la sua esperienza per la discarica di Barra?
L’assessore al bilancio Salvatore Palma ha poi individuato 500mila euro, ricavandoli dal risparmio nelle spese di bilancio: in giunta hanno approvato la delibera che stanzia questi 500mila euro per le bonifiche degli sversamenti abusivi nella cinta periferica di Napoli. Ora si aspettano solo le direttive dalla Regione che deve indicare dove bisogna sversare questi rifiuti speciali.
Quella della discarica di Barra era però una situazione ben nota da tempo, solo ora si intravedono soluzioni.
“Quella della discarica di cupa Cimitero era ormai una situazione al limite: periodicamente si verificano anche roghi che sprigionavano nubi tossiche. In quel tratto di strada non ci sono residenti, ma è comunque una strada di passaggio: la discarica verte su alcune importanti strutture di quell’area come una ambulatorio della asl, un istituto comprensivo. C’è anche un parco chiuso da più di vent’anni.
Nel 2002 la giunta Iervolino chiuse al traffico il tratto di strada della discarica: quel provvedimento poteva essere anche valido, ma solo nel caso in cui il campo rom vicino fosse stato spostato. Il problema principale infatti sono i rom che gestiscono, non solo la discarica di via Cupa cimitero, ma molte delle discariche abusive nel nostro territorio. In questo circuito di illegalità, chi sversa rifiuti in quelle discariche fa affari con quella gente: i rom pagano chi sversa e in cambio ci guadagnano in rifiuti speciali da cui poi ricavare materiali che rivendono, come il rame.
Una concreta storia di sinergia tra cittadini e amministrazione, quindi.
“Sono molto contento che dopo le mie denunce gli assessori compententi si siano attivati da subito per risolvere la situazione e che siano stati trovati i fondi necessari. Questo episodio è la prova che i consiglieri comunali, invece di pensare alle beghe politiche, devono essere il raccordo tra cittadini e municipio. La popolazione è reattiva e vuole collaborare, si può fare ancora molto se tutti remiamo nella stessa direzione.
Mario De Angelis