Pompei, costruzione centro direzionale. Nuova diffida. I firmatari del documento sono Robetti, Arpaia e De Gennaro

Oggetto: Diffida a procedere alla pubblicazione del bando per la realizzazione del centro direzionale. Inizia così il documento protocollato in data 13-06-2013 che si conclude a firma di tre consiglieri di minoranza: Alberto Robetti, Giorgio Arpaia e Raffaele De Gennaro. I destinatari sono: il dirigente comunale del VI settore Andrea Nunziata, il prefetto di Napoli Francesco Antonio Musolino e il sindaco di Pompei avv. Caludio D’Alessio. Continua dunque la querelle sul centro direzionale che dovrebbe essere realizzato in via S.Abbondio con la formula del leasing in costruendo. Il condizionale è d’obbligo perchè, ad oggi, il centro direzionale non è ancora cosa fatta. Ma a breve dovrebbe essere pubblicato il bando di gara per l’affidamento dei lavori. Ed è proprio su questo che puntano l’attenzione i tre consiglieri d’opposizione affinchè la procedura venga espletata nel modo più regolare possibile. Robetti, Arpaia e De Gennaro puntano il dito contro una serie di incongruenze e contraddizioni riconducibili agli atti prodotti dall’UTC che, a loro dire, pregiudicherebbero il buon andamento del bando di gara e gli interessi dell’Ente stesso. Per i tre consiglieri, diverse sarebbero le contraddizioni che graverebbero sul progetto del centro direzionale. Proviamo a ricostruirle riportando integralmente i passaggi della diffida inoltrata da Robetti, Arpaia e De Gennaro.comune pompei

“Nella relazione istruttoria si legge che il progetto nasce per evitare il pagamento di canoni di locazione all’Ente per gli immobili che ospitano: l’ufficio tecnico V e VI settore, il centro sociale Gaudium, la direzione didattica del 2° circolo di Pompei, la biblioteca, l’auditorium (di essa, in tanti ignorano l’attuale ubicazione) e gli uffici del collocamento. Nella relazione illustrativa, allegato del progetto preliminare invece, si prevede la realizzazione di due edifici che ospiteranno: gli uffici del personale, il Gaudium (centro sociale), la direzione didattica, la biblioteca, l’auditorium, gli uffici del collocamento e locali per attività commerciali. Dal progetto scompare l’ufficio tecnico V e VI settore per il quale l’ente versa un canone di locazione annuo di € 54.000,00 per pochi mq”.

La relazione tecnica, allegata al progetto preliminare, è scarna di dati ed indicazioni indispensabili per garantire la qualità dell’opera ed è insufficiente per procedere ad un bando di gara che non crei dubbi e perplessità ai partecipanti. Questa relazione è un elenco sterile di norme e circolari”.

E i dubbi di Robetti, Arpaia e De Gennaro non si fermano qui. Ne hanno anche per lo studio tecnico economico che, in relazione al progetto del centro direzionale, appare inesistente. A tal proposito, nel documento si legge:

Da nessun allegato fornito si evince l’esistenza di uno studio tecnico economico sul quale un qualunque progetto pone le basi  per la realizzazione di un’opera e di dati dai quali desumere indicazioni, seppur minime o anche vaghe, dalle quali si è partiti per la determinazione dell’importo dei lavori, che è l’elemento di partenza per il bando di gara”.

“Sia nell’atto deliberativo che nella relazione istruttoria si evincono elementi pretestuosi per la realizzazione dell’opera (dislocazione dei locali distaccati, disservizi legati alla logistica, abbattimenti dei canoni ecc.), per i quali non si riportano precise finalità sociali e/o economiche (portati a conoscenza degli scriventi)”.

E inoltre, dai grafici non viene individuata nessuna area da destinare a parcheggio pubblico. Ma i tre consiglieri continuano nella loro arringa di incongruenze dell’Ente comunale. Nella diffida, si legge ancora:

“Da quanto è stato possibile accertare vi sono notevoli incongruenze fra: il risparmio dei canoni di locazione, il costo annuo da versare per la realizzazione dell’opera, l’incertezza sull’utilizzo dei locali commerciali, il costo dell’arredo (tavoli, sedie, computer, tende, lampade ecc.). Alla luce dei fatti esposti riteniamo opportuno che l’UTC  VI settore, faccia ulteriori approfondimenti circa la validità, l’appaltabilità e la fattibilità tecnica, economica e sociale del progetto, al fine di evitare danni all’Ente che, inevitabilmente, si ripercuoterebbero sui cittadini. Inoltre onde evitare  di vedere la cittadinanza costretta a a versare ulteriori tesse e/o imposte per sopperire ad eventuali incertezze progettuali, La diffidiamo a procedere alla pubblicazione del bando  di cui in oggetto”.

Questo il documento siglato dai tre consiglieri d’opposizione Alberto Robetti, Giorgio Arpaia e Raffaele De Gennaro. Una richiesta accorata ad una procedura che sia il più trasparente possibile. Appello che chiama in causa il progetto di costruzione del centro direzionale. Una questione che ha infiammato i banchi d’aula consiliare anche nei mesi scorsi. Ora, arriva la diffida. Seguiremo gli ulteriori sviluppi della faccenda.

Marianna Di Paolo

 

 

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