Alla soglia dei 50 anni, Paolo Polacco, appassionato di trekking, cavese, ha deciso di osare tentando un’impresa immaginata in anni di camminate, con centinaia e centinaia di chilometri di sentieri più o meno agevoli nelle gambe; una impresa a cui ha iniziato a pensare a partire dallo scorso mese di Gennaio: attraversare l’intera catena dei Monti Lattari, percorrendo il mitico sentiero 300 CAI (ex 00), meglio conosciuto come ALTA VIA dei Monti Lattari. Un affare non di poco conto se si guarda all’intero percorso che inizia sui colli della Badia di Cava de’ Tirreni per concludersi a Punta Campanella, estremità della Penisola Sorrentina, con l’appendice fino alla località Termini, a Massa Lubrense. In auto sono 63 km attraverso l’Autostrada A3 e la SS 146 Sorrentina o 74 km passando per la SS 163 Amalfitana. Ma se la tua strada sono i sentieri, i saliscendi, i costoni di roccia a strapiombo sullo splendido e azzurro mare della “Divina” Costiera Amalfitana, i chilometri diventano oltre 90. E dire che Paolo, insieme con il suo amico Mario, quel percorso lo aveva già attraversato in misura leggermente ridotta, cioè scegliendo come punto di accesso ai Lattari località Passiano, di Cava de’ Tirreni, nei pressi della foce del torrente Contrapone (altra avventura da raccontare). Stavolta, però, l’opera doveva essere completa. E sebbene consapevole di dover affrontare una lunga traversata in solitaria, visto l’infortunio occorso al suo compagno di trekking, ha deciso di partire ugualmente : «Ha vinto il desiderio di provare questa esperienza al compimento dei miei 50 anni – confessa Paolo -, quel barlume di spregiudicatezza che penso sia in ognuno di noi. Ed io mi sono lasciato “vincere” senza fare resistenza».