«Senza questi accordi trasversali e non naturali di sicuro avrebbero perso le elezioni. E’ questo che dovranno spiegare ai loro elettori. Come potremo fermarci. Faremo le pulci ogni giorno, ogni momento all’amministrazione. Diventeremo il peggiore incubo per Fiengo e per i suoi adepti». Queste le prime parole del segretario del Pd Agostino Cacciola, chiaramente deluso, ma più che per il risultato che ha visto Salvatore Grillo (Pd) soccombere, per le modalità e per, a suo dire, i fortissimi chiaro-scuri che hanno accompagnato tutta la campagna elettorale ed in particolar modo le due settimane di ballottaggio.
«Questo blocco sociale che permane sulla città di Cercola noi lo distruggiamo perché solo così potremo vincere le elezioni. E’ inutile che ci inganniamo, non è che si cambia il giovanotto, se ne propone un altro e cambiano le cose. Bisogna distruggere il blocco sociale che ha determinato l’ elezione di Vincenzo Fiengo».
Continua il segretario Cacciola che aggiunge un particolare inquietante. «Sa da cosa è stato determinata la vittoria dei nostri avversari, dal fatto che, nel corso del ballottaggio, un responsabile tecnico comunale cambia i membri della commissione edilizia e nomina una persona estremamente vicina a Giorgio Esposito (candidato sindaco del PdL) e ancora dà un incarico tecnico ad un architetto vicino a Fiengo. Mentre noi correvamo di casa in casa per raggruppare i voti uno per volta loro si facevano la campagna elettorale con i soldi dei contribuenti». A detta di Cacciola le determine di tale operazione sono state pubblicate sul sito del comune solo per un paio di giorni: «Adesso abbiamo chiesto, attraverso i nostri consiglieri, che le stesse vengano nuovamente pubblicate sul sito in modo che tutti potranno trarne le ovvie conclusioni. Il vero centro di potere di questo paese si chiama De Luca Bossa, un dirigente che disturba la campagna elettorale con due nomine».
La chiusura dello spoglio e l’acquisizione del risultato hanno poi dato vita ad un controverso episodio legato ad un “dito medio” fatto o non fatto. Gli animi accesi, come abbiamo riportato nel corso degli aggiornamenti in tempo reale lunedì pomeriggio sul nostro sito, avevano dato vita ad una vibrante polemica conclusasi con l’intervento degli uomini dell’Arma. «Nonostante un comportamento scorretto rivolto nei miei riguardi ha aggiunto Cacciola da parte del neoeletto Fiengo, era il nostro candidato a recarsi verso Vincenzo Fiengo per le congratulazioni di rito e non il contrario. Poi gli animi già esasperati per quanto era successo pochi minuti prima hanno fatto il resto. Il gesto di cattivo gusto è stato fatto tanto che lo stesso Fiengo mi ha poi chiesto scusa adducendo come motivazione il nervosismo e la tensione del momento». Pentito di non aver voluto le primarie? Cacciola non ha dubbi: «Assolutamente no. Le primarie non erano proponibili ad un gruppo che con il Pd non ha condiviso quasi nulla delle lotte nel corso della consiliatura Tammaro. Oggi questi vincitori che si presentano come la vera sinistra sono gli stessi che sono stati eletti con i voti del PdL e di Pasquale Tammaro.
Parte col botto questa nuova fase amministrativa per il centro vesuviano alle porte del Vesuvio. Restiamo comunque in attesa di veder nuovamente sul sito del comune i documenti di cui ci ha parlato il segretario del Pd cercolese. Diversamente ci attiveremo per prenderne visione, nel frattempo restiamo aperti ad eventuali ulteriori precisazioni che tralaltro chiederemo direttamente agli altri politici coinvolti in questa ultima tornata elettorale.
Gennaro Cirillo