A pochi giorni dall’elezione a nuovo primo cittadino di Cercola abbiamo incontrato Vincenzo Fiengo che ha raggiunto l’obiettivo, appoggiato da una coalizione di centrosinistra all’apparenza, oggettivamente debole, ma che alla prova dei fatti, e grazie ai tanti storici politici cercolesi che la componevano, ha dato il risultato atteso. Troppi i politici navigati che appunto compongono con Fiengo l’ossatura della coalizione, troppi “capi” in una coalizione che ha eletto un sindaco giovane che dovrà prima costruirsi politicamente per tener testa a chi di esperienza ne ha da vendere. Questa una delle critiche che gli avversari politici del gruppo del neosindaco stanno muovendo in questi giorni.
«Sia al primo turno che al ballottaggio sono risultato il candidato sindaco più votato – risposto Fiengo – segno che la città ha riconosciuto in me un progetto serio per Cercola. Il motivo è semplice: la mia campagna elettorale è stata improntata nel comunicare ai miei concittadini semplicemente il mio programma elettorale e gli obiettivi e presentando delle liste che garantivano un rinnovamento reale con la presenza di tante donne. Penso quindi che la gente abbia voluto premiare questo modo di fare politica per dare l’opportunità di far partire un’era nuova che passa attraverso la mia persona, che sia pur giovane viene da una esperienza amministrativa, ed attraverso una squadra che non rinnega tutti quei professionisti che hanno fatto la storia di Cercola costruendo il territorio e se, magari in buona fede, non hanno ottenuto qualche riscontro atteso, ciò fa parte della vita amministrativa. Di certo mi ritengo onorato del sostegno ricevuto da chi ha più esperienza politica».
Intanto, pur avendo già avuto un confronto con il Commissario Prefettizio che ha retto l’ente in questa vacazio, Fiengo preannuncia che già per l’inizio della prossima settimana ci sarà un incontro con la coalizione nel quale si comincerà a costruire la squadra di governo cittadino. «Chiaramente aggiunge il primo cittadino un’idea c’è. Un’idea di rinnovamento con un mix anche di esperienza». Garantita la presenza rosa in giunta.
Una coalizione di centrosinistra che batte il maggior partito di centrosinistra, questo quanto successo a Cercola. Una volontà e un chiaro segnale che i cercolesi vogliono il centrosinistra che potrebbe, magari tornare a compattarsi?
«Purtroppo il ballottaggio a Cercola ha rappresentato ciò che doveva accadere prima di andare al voto con un democratico ricorso alle primarie. Insieme alla mia coalizione le avevamo chieste in più occasioni. La classe dirigente del Pd ci ha risposto con manifesti arroccandosi dietro una continuità di scelta che già nelle ultime due o tre tornate elettorali non li aveva premiati. Nella nostra coalizione, del resto, erano schierati l’ex capogruppo e l’ex candidato sindaco dei democratici, Barone e Meandro, nonché alcuni membri del direttivo Pd come Perna e Improta, promotori del comitato Renzi. Ritengo che in termini percentuali ci sia stata la vittoria schiacciante della nostra coalizione con un default del centrodestra al primo turno e una riconferma del candidato sindaco più votato anche al secondo turno. Il Pd ha scelto di fare un determinato tipo di campagna elettorale, in verità accompagnati anche da tanti giovani che, spero per loro, siano una risorsa per continuare con la stessa passione».
Una coalizione comunque molto ampia quella di Fiengo il che potrebbe rivelarsi di ostacolo per trovare una quadra amministrativa, ma su questo appunto il neo sindaco non ha dubbi. «Abbiamo rispettato lo scenario del centrosinistra è quindi una coalizione che ha una chiara connotazione politica con tutte componenti di “Italia bene comune” o comunque con partiti da sempre di sinistra come i Verdi. Con noi anche la componente renziana, quindi, pur non volendo fare polemica era forse il Pd, vista anche la connotazione della civica che lo accompagnava a trovarsi in una posizione innaturale. Per quanto riguarda il prosieguo di questa esperienza con l’attività amministrativa sono estremamente sereno. Abbiamo un programma di governo concertato e attraverso la politica troveremo sicuramente una sintesi per attuarlo».
Nessun accordo politico con le altre forze politiche che pur si sono espresse in maniera positiva nei suoi confronti, chiarisce Fiengo: «Ho ricevuto tanti attestati di stima nell’ultima settimana come è successo con l’ex sindaco Tammaro o il candidato sindaco Calvanese, ma non c’è stato alcun accordo politico così come ha precisato anche il PdL con una nota del segretario politico. Del resto il forte astensionismo è significativo del fatto che non ci siano stati accordi politici alla base.
Ho parlato di programmi senza portare sul piano personale il confronto politico. Probabilmente qualcuno nella propria strategia ha commesso degli errori. Non si credeva nella compattezza della mia coalizione. Qualcuno sperava che alla fine sarebbe esplosa creando qualche mina vagante e qualche rientro verso il Pd, ma così non è stato. Le voci che ci vedevano divisi erano state create ad arte. La politica si fa sul proprio progetto, sui programmi e sui contenuti e solo alla fine, si trova la sintesi sul nome del candidato sindaco. La tenuta della coalizione non è mai stata a rischio».
Gennaro Cirillo