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Gragnano, crolla intonaco alla chiesa Santa Maria Assunta: funzioni sospese

chiesa santa maria assuntaSi stacca un pezzo di intonaco nella chiesa di Santa Maria Assunta a Castello, la curia e il parroco don Luigi Milano chiudono l’edificio e annullano tutte le funzioni previste nel luogo sacro. Oltre ai pezzi di intonaco, è crollata anche una corona in legno alle spalle del Tabernacolo, provocando grossi danni allo stesso Tabernacolo e a parte degli altari. A preoccupare i fedeli sono però anche delle vistose macchie d’umidità, con rigonfiamento dell’intonaco, ancora visibili nella volta della navata centrale. “Stiamo monitorando il problema”, fanno sapere dalla Curia di Castellammare, ma nel frattempo (in attesa che comincino i lavori di ristrutturazione) la chiesa resterà chiusa a tempo indeterminato. Sono stati i parrocchiani, ieri mattina, ad accorgersi che qualche pezzo di intonaco si era staccato dal soffitto, insieme alla corona andata poi distrutta. Non hanno perso tempo e hanno subito allertato don Luigi e i vertici ecclesiali dell’area stabiese che, per precauzione, hanno deciso di chiudere lo storico edificio di culto. Nei prossimi giorni sarà verificato con i tecnici il tipo di problema riscontrato. Intanto la messa di stasera sarà celebrata nella piazzetta di Borgo Castello. L’obiettivo adesso è capire le cause che hanno provocato il crollo. Anche se, secondo una prima analisi dei tecnici, il tutto sarebbe dovuto a delle infiltrazioni d’acqua piovana. Resta comunque l’amarezza dei fedeli che, a questo punto, temono di non poter celebrare nella propria chiesa i festeggiamenti dell’Assunta, previsti a metà agosto. E non mancano le polemiche. “Il danno sembra localizzato, ma tutta la chiesa è stata chiusa – afferma Giuseppe Di Massa, presidente del centro storia e cultura dei Lattari -. Ci sono altri altari dove si potrebbe officiare. Mi auguro che la decisione non scaturisca da un eccesso di prudenza per scaricarsi da responsabilità, perché anche le mura del castello si stanno sbriciolando da anni nell’indifferenza, nonostante le nostre sollecitazioni”. La chiesa di Santa Maria Assunta (di origine romanica), risale all’XI secolo ed è considerato come uno dei simboli della città di Gragnano. Monumento nazionale dal 1927, al suo interno custodisce alcune importanti opere d’arte e uno stemma della famiglia dè Medici. Proprio sull’altare, invece, si trova parte di un ambone romanico del XII secolo. L’edificio fu seriamente danneggiato dal terremoto del 1980 e fu restaurato. Altri piccoli interventi alla copertura furono invece realizzati 2 anni fa. Un lavoro che, tuttavia, non ha scongiurato il crollo della scorsa notte. Resta alta dunque l’attenzione sui patrimoni storico – artistici del comprensorio. A tal proposito i rappresentanti di varie associazioni hanno chiesto al vescovo Francesco Alfano un aiuto “per ritrovare le opere d’arte rubate o smarrite nelle chiese dei Lattari”. L’appello, rivolto attraverso una lettera, porta la firma dei vertici di “Storia e Cultura” e di “Idee in movimento”. Un’iniziativa nata a seguito dei furti, avvenuti nel corso degli ultimi anni, nelle chiese di Santa Maria e San Sebastiano, a Pimonte, e in altri edifici religiosi di Gragnano, Lettere e Sant’Antonio Abate. Le due associazioni hanno così deciso di richiamare l’attenzione su questi avvenimenti che hanno depauperato il patrimonio artistico del comprensorio. “I furti avvenuti – affermano i firmatari della lettera -, che non sono un fatto isolato e costituiscono un lungo stillicidio di sottrazione di pezzi artistici unici e irriproducibili, richiamano alla memoria la pala lignea del 1504 di Protasio Crivelli, un tempo nella chiesa di Santa Maria a Pino. Così come il polittico del ‘500 di Decio Tramontano nella chiesa di San Sebastiano, tanto per accennare alle opere più significative”. Un patrimonio storico e artistico di rilevante consistenza dunque, su cui puntare anche per uno sviluppo turistico del territorio.

Francesco Fusco

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