Vico Equense, progetto “benessere” allo Scrajo

scrajoLo scorso 10 giugno si è svolta, nell’incantevole cornice delle Terme dello Scrajo di Vico Equense, la presentazione del Progetto Benessere per gli anziani di S. Maria la Carità. L’iniziativa sarà caratterizzata da un ciclo mensile di cure termali. In particolare, 12 sedute di balneoterapia, fangoterapia e terapia inalatoria. Il Progetto Benessere ha avuto un impatto molto positivo, con l’adesione di 70 anziani provenienti dal comune di S. Maria la Carità. Presenti al lancio del Progetto il primo cittadino del comune sammaritano, Franco Cascone, e l’assessore alle Politiche Sociali, Agostino Elefante. In tempi di crisi, iniziative come il Progetto Benessere inorgogliscono – ha spiegato Agostino Elefante -, non solo per essere riusciti, grazie alla convenzione con le Terme dello Scrajo, a non gravare in alcun modo sull’ente comunale, ma soprattutto per aver dato agli anziani di S. Maria la Carità la possibilità di godere di un periodo di riposo e tranquillità, giusto premio per i tanti sacrifici da loro fatti in tanti anni di lavoro. Il rapporto con il complesso termale dello Scrajo, inauguratosi quest’anno, andrà avanti anche per gli anni a venire – come ci ha spiegato Elefante –  con l’organizzazione di eventi ed iniziative a favore anche di altre fasce della popolazione sammaritana, per esempio i giovani. La crisi economica impone scelte precise, volte a una gestione oculata e razionale delle risorse. Se è vero che la necessità aguzza l’ingegno, simili iniziative rappresentano il giusto punto di incontro tra le esigenze del pubblico e le prospettive del privato, ponendo le basi per un’utilità reciproca: garanzia di servizi sociali da un lato, promozione economica e turistica dall’altra. Tuttavia, non possiamo evitare di sottolineare, nell’ambito di questo progetto, un forte punto di criticità rappresentato dalla chiusura delle Terme di Castellammare. La scelta di spostare l’iniziativa sammaritana a Vico Equense è dipesa prevalentemente da questo. E allora sempre più netta è la sensazione di un territorio, quello stabiese, ogni giorno più impoverito, dissanguato dagli investimenti sbagliati e da una burocrazia lenta e compiaciuta. Compromesse non solo iniziative dal notevole impatto sociale, come appunto il Progetto Benessere, ma le possibilità di creare posti di lavoro, crescita economica e turistica. A chi di dovere – ed è inutile specificare l’identità dei responsabili, perché stranota – giriamo l’ennesimo appello a intervenire, coscienti di rimanere inascoltati.

Angelo Mascolo

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