Grande successo, giovedì sera, per lo spettacolo“Sarà chiamato ‘o Re”, organizzato nella chiesa di Piazza Incoronata dal gruppo teatrale dell’Associazione Disabili Gragnano, in collaborazione con l’Associazione Favole Seriche e il Santuario Maria Santissima Incoronata. Tanti applausi per Frà Gerardo (Carmine Donnarumma), Anna (Carmela Di Ruocco), la Mendicante (Chiara Mosca), Giuseppe (Alessio Lucchisani), Francesco (Luigi Smilzo), Maria (Giovanna Mosca) e Ferdinando (Andrea Smilzo), grazie alla sapiente regia di Vincenzo Mosca e Carmine Donnarumma, nonché a costumi e abiti di Giuseppina Raucci. Ma menzione particolare è andata all’autore Salvatore Macri, i cui testi hanno emozionato quasi quanto la lettera che ha scritto a fine spettacolo a chi ha messo in scena le sue parole.
Ecco, di seguito, la lettera di Salvatore Macri:
“Voi forse pensate di aver aiutato o recitato… qualcuno penserà di aver anche pregato. Vi dico che avete fatto di più. Fatte le dovute distinzioni, penso che Gesù ha usato persone semplici e di fede incerta per affidare loro la Parola del Padre… se stesso; ebbene, io sono solo un povero peccatore e non voglio in alcun modo paragonarmi a Colui che mi ha creato, tuttavia penso ancora che voi abbiate assunto la figura di Apostoli. Mi avete fatto il grande dono di diffondere la Parola con i miei incerti vocaboli. E’ il desiderio della mia vita, quello di parlare di Gesù agli altri. In questo caso voi siete stati la mia voce, avete preso il mio pensiero, lo avete fatto vostro e presentato agli altri. E’ come se avessimo pregato insieme… molto meglio che pregare da soli. Mi dicono che “Sarà chiammato ‘o Re” è stato gradito più di “Maria Carolina”. Ci credo senz’altro, anche per motivi di modularità più accentuata e perché tutti conoscono il Vangelo; infatti in “Maria Carolina” pesa molto la scarsa presenza del Cantastorie (che è la parte didascalica mancante, non necessaria nella Sacra Rappresentazione). Quindi sono ancora portato a pensare che gli agli spettatori sia rimasto qualcosa, dentro… sperando che questo piccolo seme li spinga anche ad aprire il Vangelo canonico… e rileggerlo. Se Dio ci concedesse questa grazia, sarebbe bellissimo. Noi non lo sapremo adesso (se Lui non vuole), ma un giorno ci sarà chiaro dove sono arrivate le nostre preghiere, partite da giovedì sera… con il vostro sostegno. Avete pregato? Abbiamo pregato? Credo di no. Abbiamo fatto ancora di più, con l’aiuto di Dio… forse perché si è divertito, forse ha pianto anche lui, cercando di non farsi vedere e sentire… come qualcuno di voi… comunque Egli era lì, ed ha ascoltato tutto… anche e soprattutto quello che non si diceva… era anche con me, ad ascoltarmi con attenzione. Ed ha contato con pazienza tutti i piccoli semi che, assieme, abbiamo lasciato sulla terra buona. Ora ci penserà Lui a coltivarli, come ha promesso. Altro che preghiera “parolaia”! Le mie intenzioni di preghiera sono generali: pace, amore fraterno, eliminazione della povertà e della violenza, destinate a tutti i veri bisognosi; da ieri sera in poi esse sono allargate in modo speciale anche a voi ed alle vostre famiglie per ringraziarvi per lo sforzo fatto e per le preghiere che mi sono venute. Che il Signore ci benedica tutti, dia a voi il coraggio per nuove sfide e dia a me la forza di continuare a scrivere”.