“I doppi incarichi rappresentano un costo elevatissimo per la democrazia, in termini di rappresentanza, ma anche in termini di idee e potenziale umano – continua l’onorevole Beneduce -. Non si possono più accettare situazioni di attaccamento a poltrone ormai consunte. Il “criterio anatomico”, una sedia per una persona, è stato abbandonato. Alcuni deputati nazionali mantengono due o tre incarichi istituzionali, e alcuni consiglieri regionali fanno anche gli assessori, inverando l’assurdo paradosso ruolo indirizzo e controllo assommati a quello di gestione amministrativa. Non è il momento di dire basta? Non è il momento che questo inutile sacrificio alla democrazia cessi di esistere? Non è il momento di rivedere ciò che non va?”
Ma la riflessione dell’onorevole Beneduce va oltre: “Credo, poi, che non debba essere solo una sentenza della Corte Costituzionale a decretare l’ingresso nella giunta regionale di donne. Ci sono doti e sensibilità nel PdL che dovrebbero essere valorizzate. Sono sicura che il governatore, Stefano Caldoro, sarà così lungimirante da puntare sulla presenza femminile per aggiungere quel quid di abnegazione, impegno, empatia e capacità comunicative di cui le donne posseggono i grimaldelli. È tempo di svolte e di risposte. Non si può continuare a compiangere un passato ancora tanto vicino e doloroso, senza adoperarsi per misure destinate a migliorare le politiche, l’economia e la vivibilità della Campania”.