“L’atteggiamento del Direttore Squillante, che, ancora una volta sfugge alle sue responsabilità disertando gli incontri sul tema sanitario è di una scorrettezza senza precedenti. Non si può, su un tema così delicato, che interessa un territorio vasto come il nostro, far prevalere beghe politiche e interessi di parte. Squillante, sulla questione sanitaria, sta dimostrando sempre più di essere uomo nelle mani dell’ex Presidente della Provincia con atteggiamenti e azioni ferocemente condizionati da odio e invidia nei confronti della città di Scafati. Oggi, anche da questa sua mancata disponibilità ad incontrare il gruppo regionale del PdL, apprendiamo che il crono-programma di apertura dell’ospedale e la previsione delle specialità, definite con il commissario Morlacco e in capo al direttore generale, sono state ampiamente disattese, a causa dell’incapacità gestionale di quest’ultimo. Oltretutto è assolutamente inutile che il direttore generale incontri il Sindaco senza il gruppo regionale, in quanto, essendo la sua, una nomina politica regionale, è a questi che deve rispondere del suo operato, pertanto, non andrò all’incontro da solo.
Siamo stanchi di essere strumento di giochi di potere che non ci appartengono e che rischiano di penalizzare solo la città di Scafati. Per questo motivo, a tutela del nostro territorio, è opportuna una denuncia alla Procura della Repubblica, in quanto, non ha rispettato i tempi del crono-programma di riconversione e di ri-apertura, così come definito con Morlacco e non ha previsto, in questa fase di passaggio una struttura transitoria capace di mettere in sicurezza il territorio sul piano dell’emergenza. Nei prossimi giorni, in assenza di risposte, valuteremo l’opportunità di portare la città sotto Palazzo S.Agostino, ovvero il fortino del presidente Cirielli e alla direzione generale del suo discepolo Squillante.
Ai consiglieri regionali, che ci hanno sostenuto, inoltre, chiederò di sfiduciare una persona di parte che si è lasciata condizionare da questioni personali e politiche che nulla hanno a che fare con la città”.