«La possibile nomina di commissari di governo per la realizzazione dei due impianti di termodistruzione di Napoli e Salerno, prospettata dal ministro dell’Ambiente Andrea Orlando al fine di scongiurare l’ennesimo deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia europea, conferma che la crisi dei rifiuti in Campania è lungi dall’essere risolta». Così il deputato di Sel, Michele Ragosta, è intervenuto in una nota sui contenuti del decreto “del fare” che comprenderebbe norme anche nella gestione dei rifiuti e riaprirebbe la strada alla realizzazione dei termovalorizzatori di Napoli e Salerno, attraverso la nomina di commissari di Governo. «La continua riforma delle norme in materia di gestione dei rifiuti, con il trasferimento della competenza alla raccolta dai Comuni ai Consorzi prima e, successivamente, dai Consorzi alle Province e poi nuovamente ai Comuni, – ha sostenuto Ragosta – sicuramente non ha aiutato a risolvere l’emergenza rifiuti. Nel frattempo l’assessore all’Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano, pur avendo annunciato a più riprese l’imminente approvazione di una nuova legge regionale in materia, al fine di regolamentare la fase di transizione dopo il 30 giugno 2013, non ha ancora concretamente realizzato neanche una bozza. Inoltre, – ha aggiunto – l’ulteriore proroga al 31 dicembre 2013 della liquidazione dei Consorzi di Bacino (approvata al Senato), in assenza di una legge regionale di riordino della normativa in materia di gestione dei rifiuti, lascia ancora una volta i comuni della Campania in una situazione di incertezza sulla futura organizzazione della gestione dei rifiuti con ripercussioni negative sull’efficienza, efficacia ed economicità dei servizi erogati ai cittadini. Insomma, Regione e Provincia nell’ambito delle rispettive competenze assegnate dalla legge nulla hanno prodotto per scongiurare il rischio di sanzioni economiche e il blocco dei fondi destinati all’implementazione della raccolta differenziata, senza dimenticare che ad oggi l’unico impianto di compostaggio realizzato e funzionante è quello di Salerno. Sinistra Ecologia Libertà – ha concluso il deputato salernitano – compulserà il ministro Orlando affinché il governo italiano assuma in sede europea impegni aderenti alla normativa comunitaria di settore, con particolare riguardo alla gerarchia di gestione dei rifiuti che colloca gli impianti per il recupero energetico e lo smaltimento agli ultimi posti tra le azioni da intraprendere».