Di seguito la nota a firma dei sindacalisti A. Pepe (Cisl) e M. Rosa Rosa (Uil):
Garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro dovrebbe essere una priorità per l’Amministrazione e a Pompei sono e restano solo chiacchiere.
Il sindacato aveva già denunciato, a più riprese, quanto fosse carente a Pompei il problema igiene e salubrità nei luoghi di lavoro, facendo presente che gran parte del personale lavora in prefabbricati obsoleti, inadeguati e pericolosi per la salute, dove si riscontrano, oltre alla presenza di amianto anche tante altre anomalie.
Dopo tanto aspettare la risposta dell’Amministrazione è arrivata ed è stata quella che anziché risolvere i problemi ed intensificare piuttosto i controlli medici periodici al personale che presta la propria attività in condizioni così precarie, vengono dimezzati i controlli sanitari.
Abbiamo infatti appreso che la sorveglianza sanitaria è attualmente affidata ad una società CONSIP, subentrata a quella che precedentemente forniva il servizio di gestione integrata della sicurezza sui luoghi di lavoro, a cui è stato appunto annullato il contratto.
La sorpresa è stata quella di apprendere che la Società CONSIP, anziché essere più conveniente sia dal punto di vista economico che di prestazioni sanitarie era non solo più cara dell’altra ma offriva prestazioni di gran lunga inferiori sottoponendo a visita medica la metà dei dipendenti fin’ora sottoposti ai controlli periodi, il che non giustifica l’annullamento del contratto precedente.
È incredibile che in clima di spending review si continui a sprecare denaro pubblico e per di più a danno dei lavoratori che ancora una volta ne pagano le conseguenze.
Come se non bastasse la società SISMA alla quale è stato annullato il contratto relativo alla gestione integrata della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, ha presentato ricorso al TAR Campania che ne ha annullato la rescissione ed ordinato la ripresa delle forniture.
Considerato che ciò non è stato fatto anzi il servizio è stato affidato alla società CONSIP, la società SISMA ha preannunciato anche un’azione legale nei nostri confronti per risarcimento danni e responsabilità erariale!
Porteremo la questione agli organi di controllo per la sicurezza presenti sul nostro territorio ed al tavolo del Ministro sperando che si faccia chiarezza al più presto sulla questione anche in considerazione che anche il Consiglio di Stato si pronunci sull’accaduto.