Mi corre l’obbligo di esprimere immediatamente un giudizio critico su tale provvedimento. Ritengo, infatti, che il primo fine di un Albo debba essere quello conoscitivo di tutte le associazioni presenti sul territorio allo scopo di favorirne l’attività, nonché quello di promuove il pluralismo associativo per il massimo perseguimento di fini sociali, culturali, sportivi e ricreativi.
Con tale regolamento, invece, si è limitato fortemente la partecipazione delle Associazioni già esistenti sul territorio che, se vorranno avere rapporti istituzionali con il Comune, dovranno sobbarcarsi tanti oneri sia per l’iscrizione che per la permanenza nell’albo stesso.
Basti ricordare che all’art. 7 è previsto l’obbligo annuale di relazionare, attraverso un programma analitico, l’attività ma soprattutto documentare con materiale fotografico o addirittura video fotografico le attività svolte. Peraltro, anziché snellire la burocrazia si vanno a prevedere una serie di adempimenti formali per le associazioni che, se intendono conservare l’iscrizione, entro il 31 gennaio di ogni anno, devono inviare al Comune un’autocertificazione con la quale si attesta che l’atto costitutivo, lo statuto e le cariche sociali sono immutati; certificato d’iscrizione della rappresentanza locale all’associazione sovraordinata; bilancio finanziario o resoconto economico; la relazione con documentazione fotografica nonchè curriculum associativo aggiornato.
Resta il rammarico di aver provato in modo costruttivo a migliorare prima in Commissione e poi in Consiglio Comunale tale regolamento e trovarsi, invece, di fronte il muro di gomma della maggioranza che prima chiede la collaborazione costruttiva e poi, quando taccano certi tasti, schiaccia come un carro armato ogni fattiva proposta della minoranza.
Il Consigliere Comunale – Avv. Andrea Viscovo