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Salerno,le segreterie provinciali di Pd e Sel: “Dopo le polemiche più uniti di prima”

palazzo_della_provincia_di_salernoSi è svolto questa sera, nella sede della federazione provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà di Salerno l’incontro, annunciato ieri, tra il coordinatore provinciale e deputato di Sel, Michele Ragosta, e il segretario provinciale del Pd, Nicola Landolfi, promosso dopo le polemiche che si erano venute a creare tra i due partiti nel corso dell’ultima campagna elettorale per il rinnovo di 17 consigli comunali in provincia di Salerno. É stato un incontro «cordiale e proficuo» che ha gettato le basi per continuare a cementare l’alleanza tra le due forze del centrosinistra anche in vista della prossima scadenza elettorale che, tra meno di un anno, vedrà numerosi Comuni importanti, tra cui spiccano Pagani (che tornerà al voto dopo lo scioglimento dello scorso anno), Sarno e Mercato San Severino.

RAGOSTA: «É stata una polemica dettata da dichiarazioni esagerate. Ma non c’è mai stata nessuna rottura insanabile», ha affermato Ragosta. «Sel – ha proseguito – crede nel progetto di fusione tra le due anime del centrosinistra, guardando così nell’ottica del socialismo europeo. Le polemiche delle scorse settimane sono state da stimolo per aprire finalmente una riflessione generale perchè siamo convinti che se fallisce il Pd, anche noi non abbiamo senso di esistere. Al contrario, – ha concluso – dobbiamo rilanciare la nostra offerta politica e guardare senza timore alle prossime scadenze elettorali».
LANDOLFI: «Riprendiamo il discorso di sempre perchè siamo convinti che le vicende che hanno portato alla formazione del governo Pd-Pdl guidato da Enrico Letta, siano solo una traiettoria e non l’obiettivo, che resta quello di sconfiggere le destre e creare un’alternativa», ha commentato Landolfi. «Il Pd e il centrosinistra – ha aggiunto – non è che hanno vinto a livello nazionale e perso a Salerno. Nei piccoli e medi Comuni, si è perso anche in Campania. A Salerno, ci siamo misurati sul piano locale in realtà come Pontecagnano e Scafati, dove siamo andati al ballottaggio pur non essendo fuori dai centri del potere nel campo della sanità, dei trasporti e dei rifiuti. É stato un mezzo miracolo – ha proseguito – se si pensa che nel 2008, quando a livello nazionale il centrosinistra governava e avevamo la guida di Regione, Provincia ed altri enti, in queste due città perdemmo al primo turno. Da questa esperienza dobbiamo trarre insegnamento per arrivare preparati ai prossimi impegni. Oggi – ha concluso – il nostro compito è quello di lanciare un segnale di distensione ai cittadini».

 

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