Ancora una volta il pietoso silenzio, l’indifferenza cala a Ercolano su una tragedia che si sarebbe potuta evitare forse con un po’ di umanità. Si pensa alla famiglia di Antonio Formicola, al dolore di chi ricorda un uomo onesto domandandosi incredulo come si possa ridurre un padre di famiglia ad un tale livello di disperazione da privarsi del bene più prezioso in modo così drammatico. Non rimane adesso che confidare nel lavoro investigativo della DIA (direzione investigativa antimafia) e della Magistratura che sulla vicenda hanno immediatamente avviato indagini scrupolose. E’ tempo che chi ha sbagliato, se errore c’è stato, paghi, che si renda una volta per tutte giustizia a chi in fondo è reo solo di essere rimasto nella propria realtà d’origine investendo nella stessa. Intanto un silenzio irreale è piombato su una città già oppressa dall’afa estiva: silenzio che si spera possa essere presto squarciato da un vento di pulizia e giustizia anelato da troppo tempo ormai dalla comunità ercolanese.
Alfonso Maria Liguori