Novità Unesco, Verdi: “Che fine hanno fatto le candidature di Baia e Gaiola?”

gaiolaCi sono il Monte Fuji e il deserto namibiano, le catene montuose dell’Asia centrale e le chiese ortodosse in legno dei Carpazi, il verde del Lesotho e la porta del Sahara, la storica Agadez nel Niger, assieme all’Etna e alle Ville Medicee. Sono ventidue, le nuove iscrizioni alla lista del Patrimonio dell’Umanità, su 32 candidature valutate quest’anno. Nessuna della Campania. Un’accusa-appello arriva al Governo perché promuova all’estero le bellezze ambientali, naturalistiche e archeologiche della Regione Campania. «Il paradosso è che alcuni progetti erano in dirittura d’arrivo come Baia e Gaiola tra Napoli e Pozzuoli pronte per essere candidate a patrimonio dell’ umanità» spiegano i Verdi Ecologisti della Campania.

Nel 2007, racconta proprio l’ex assessore provinciale ai parchi ed aree protette Francesco Emilio Borrelli, attuale responsabile regionale dei Verdi campani, «vennero pure i Commissari Unesco a fare un sopralluogo dopodiché il Ministro Prestigiacomo appena insediatasi nel 2008 ritirò la candidatura presentata dal precedente Governo e da allora nessuno più sa nulla. Eppure i siti, a detta proprio dei Commissari, erano perfetti».

“Proporrò un ordine del giorno – dichiara il capogruppo del Sole che Ride al comune di Pozzuoli Paolo Tozzi – affinchè l’ intera area flegrea chieda al Ministero dell’ Ambiente di riproporre Baia e Gaiola come patrimonio Unesco”.

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