Pompei, dubbi sulla privatizzazione del cimitero: L’opposizione comunale: “risposte chiare per i cittadini”

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Nuovi veleni sull’esternalizzzaione del cimitero pompeiano. Questa volta nel mirino delle rimostranze dell’opposizione comunale sono finite le tariffe per i servizi cimiteriali lievitate negli importi. Un tema caldo che ha animato il dibattito fra i banchi dell’aula consiliare lo scorso 24 giugno. A porre l’attenzione su una serie di punti riguardanti l’esternalizzazione del cimitero e i servizi ad esso connessi, ci ha pensato il consigliere Raffaele De Gennaro (Alternativa Pompeiana) sostenuto anche da Giorgio Arpaia e Alfredo Benincasa . Ad essere chiamato in causa, il dirigente dell’ufficio tecnico comunale, ing. Andrea Nunziata, al quale l’opposizione comunale chiede risposte chiare in merito ad una serie di punti che possono essere così riassunti:

1) Esiste un contratto per l’esternalizzazione cimiteriale con la ditta Mirca di S.Antonio Abate?

2) L’ente comunale si è sincerato che l’impresa (Mirca) rispetti tutti i requisiti del protocollo di legalità?

3) Si sostiene che in data 20/03/2013 la società Mirca ha prodotto l’elenco di tutti i dipendenti in forza al cimitero di Pompei. Allora bisogna chiarire se in quella data la ditta era già operativa presso il cimitero ed, eventualmente, a quale titolo visto che la consegna sotto riserva di legge è stata fatta lo scorso 9 maggio.

4) Quali sono stati i criteri adottati dall’ing. Nunziata per redigere lo studio di fattibilità per la privatizzazione cimiteriale? Che fine hanno fatto le tariffe vigenti prima dell’ingresso della Mirca e approvate con delibera di giunta comunale n°59 del 10-03-2011? I prezzi sono aumentati, perchè? In questo modo la procedura di esternalizzazione è stata stravolta con tariffe stabilite che non rispettano le indicazioni date dal consiglio comunale che aveva precisato che le stesse non avrebbero dovuto essere aumentate.

Un intervento accalorato quello del consigliere d’opposizione Raffaele De Gennaro che fa riferimento ad un dato oggettivo: i costi per i servizi cimiteriali sono aumentati e ciò in netto disaccordo con quanto chiesto dal consiglio comunale. Seppur diversi consiglieri (opposizione compresa) avevano appoggiato il progetto di privatizzare il cimitero, lo avevano fatto ad una condizione precisa: tariffe invariate. Ma invece è cronaca recentissima che prendersi cura del caro estinto costerà di più per i cittadini. Gli indirizzi politici resi manifesti all’ing. Nunziata erano chiari. Migliorare la qualità dei servizi cimiteriali senza gravare ulteriormente sulle tasce dei contribuentii. Indirizzi che furono anche ribaditi in occasione del consiglio comunale del 08-03-2012 in cui veniva bocciata la delibera di iniziativa popolare sottoscritta da 2486 elettori pompeiani, in cui si chiedeva di revocare la delibera n° 69 con cui si dava in concessione la gestione del cimitero. E nel corso del consiglio comunale il sindaco stesso poneva domande del tipo: “quanto pagano i cittadini per i servizi cimiteriali?”, “quali sono i costi per interrare, riesumare e per la lampada votiva?” Una serie di interrogativi che il primo cittadino avanzava per evitare che i prezzi potessero aumentare. Ma ad oggi, queste stesse domande, è l’opposzione che le rivolge all’ing. Nunziata, perchè tante sono le testimoninaze di cittadini che riferiscono di costi lievitati.

A tutti questi dubbi il sindaco ha risposto. E lo ha fatto nel corso del consiglio comunale del 24 giugno. Per il primo ciittadino i servizi cimiteriali sono stati affidati alla ditta Mirca di S. Antonio Abate che ha sottoscritto il contratto con l’ente comunale lo scorso 20 giugno. La società è in possesso di tutti i requisiti tecnici e finanziari, nonché di quelli richiesti dal protocollo di legalità. Questo è quanto ha dichiarato il sindaco di Pompei. Ma diversi sono ancora i dubbi dell’opposizione comunale in merito all’affaire cimitero, soprattutto per quanto concerne il discorso dell’aumento delle tariffe per i servizi.

Non c’è pace davvero per i cari estinti del cimitero cittadino. Una vicenda, quella della privatizzazione del camposanto pompeiano, che si arrichisce di nuovi sviluppi con un ritmo incalzante.

Marianna Di Paolo

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