Vertenza Terme di Stabia: è allarme per i circa cento dipendenti stagionali che di anno in anno prestavano servizio presso la società partecipata nei periodi di maggiore affluenza. Oggi, queste persone hanno esaurito il diritto di indennità di disoccupazione e, con lo stabilimento attualmente chiuso a causa della crisi economica che lo ha investito, sono di fatto senza reddito. Ieri mattina ha avuto inizio il sit-in nelle vicinanze del Municipio e che continuerà ad oltranza fino a quando non si otterranno risposte dai vertici dell’Ente. “I timori che avevamo e che abbiamo reso noti più volte in passato – ha detto Salvatore Suarato della Fisascat-Cisl – si sono conclamati. Ora inizia un vero e proprio calvario per queste famiglie che contavano sul solo reddito maturato con il lavoro nel complesso”. Nel maggio scorso, in previsione del fatto che le Nuove Terme non avessero cominciato la stagione termale, i sindacati hanno perfezionato la cassa integrazione per i lavoratori con contratto a tempo indeterminato. Una sorta di “paracadute” che durerà fino ad ottobre per circa cento persone: la stessa strada, però, non può essere percorsa per gli stagionali. «Il Comune ha il dovere di mettere in sicurezza queste persone – ha continuato Suarato – e bisogna perciò intervenire al più presto. Noi sindacati non abbiamo mezzi per risolvere la questione».