La città Acchiappacervelli. Sarà questo il tema provocatorio che farà da leit motiv alla quinta edizione del “Natale di Partenope”, la kermesse organizzata il 4 luglio da Città di Partenope che da diversi anni si batte per il senso civico ed il decoro cittadino al fine di promuovere la nascita e la risurrezione della Napoli virtuosa. Quest’anno, per festeggiare il primo lustro dell’iniziativa, si è deciso di puntare i riflettori sulle possibili soluzioni non solo per bloccare l’esodo dei cervelli ma anche per far sì che quelli stranieri trovino più attraente l’idea di arrivare e fermarsi a Napoli.
La serata, ospitata dall’Agorà Morelli con il suo affascinante Tunnel Borbonico, si avvarrà allora anche delle proposte del sindaco di Napoli Luigi De Magistris, del Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e degli assessori regionale al lavoro Severino Nappi ed all’Università Guido Trombetti, introdotti dalla caporedattrice del Tg2 RAI Maria Concetta Mattei e dall’ideatore dell’iniziativa Claudio Agrelli.
Attese anche le testimonianze dell’europarlamentare Erminia Mazzoni, del rettore dell’Università Parthenope Claudio Quintano e del presidente dell’AsmefSalvo Iavarone, così come la relazione del direttore dell’IPR Marketing Antonio Noto che proprio in questi giorni ha condotto un’interessante indagine statistica sull’attuale situazione dell’emigrazione giovanile dal Sud Italia.
Città di Partenope è stata definita dalla stampa internazionale come il più grande progetto di responsabilità sociale realizzato da una piccola realtà del Mezzogiorno capace di aggregare alcune tre le più dinamiche imprese che vogliono impegnarsi per migliorare Napoli e l’intero Sud. Città di Partenope è una città virtuale abitata da cittadini reali, con tanto di carta d’identità. È stata fondata nel giugno del 2008 per permettere ai napoletani di riconquistare l’identità smarrita a seguito delle emergenze che hanno visto la loro città protagonista negativa dei mass media.
Il progetto, lanciato dall’agenzia pubblicitaria Agrelli&Basta, negli ultimi quattro ha raccolto interesse in più di 146 paesi del mondo ed ha coinvolto più di cinque mila persone che si sono iscritte all’ “anagrafe” di Città di Partenope sottoscrivendo il codice etico sul senso civico.