Sembrava fatta. Il titolo sportivo di Legadue Gold stava per essere consegnato nelle mani della Pall. Trapani, in cambio di circa duecento mila euro e del titolo sportivo di Divisione Nazionale B.
Il notaio Tommaso D’Amaro aveva già prodotto l’incartamento, mancavano solo le firme. Il presidente del sodalizio siciliano era anche giunto a Scafati alla fine della scorsa settimana per parlare dai vicino con i vertici dirigenziali del club gialloblù e stabilire gli ultimi dettagli dell’affare. Qualcosa, nella trattativa, non ha però convinto gli azionisti del club scafatese, che hanno preso tempo per decidere sul da farsi. Pare che, con le modalità proposte dal presidente trapanese, da questa cessione, la società non avrebbe recuperato quanto si attendeva e soprattutto lo avrebbe fatto in una forma che non convinceva affatto. Così, il massimo dirigente granata Pietro Basciano è ritornato sull’isola a mani vuote.
Nel frangente, l’incontro avuto tra l’azionista di maggioranza Nello Longobardi, il presidente Alessandro Rossano, il neo eletto sindaco Pasquale Aliberti e il titolare del main sponsor (Givova) Giovanni Acanfora sembra aver riacceso nuove speranze per la preservazione della Legadue Gold. Nonostante l’assenza di proposte economiche nuove da parte di imprenditori disposti ad investire nella pallacanestro scafatese, tutte le parti si sono rese disponibili a fare un ulteriore sforzo economico, pur di conservare a Scafati il basket di ottimo livello. Tutti, tranne Rossano. Il presidente si è detto già più volte stufo e desideroso di lasciare definitivamente il timone della società. Le altre parti, invece, stanno cercando di convincerlo a non mollare e di restare ancora al suo posto.
Tra i motivi che potrebbero indurre il massimo dirigente a restare, giocherà un ruolo decisivo il fatto che il prossimo campionato di Legadue Gold, in seguito alla modifica dei campionati, avrà costi di gestione inferiori, non sarà più un torneo professionistico e prevederà tre under 22 tra i sette italiani a referto, un solo passaportato e solo due extracomunitari. Inoltre, parte della squadra sarebbe già fatta: Tavernari, Baldassare, Ghiacci e Sorrentino sono già disposti a restare, riducendosi l’ingaggio. Tra i due americani, uno potrebbe essere Marigney, il quale, avendo perso la causa contro la società scafatese di fronte agli organi giudiziari della FIBA e non avendo liquidità disponibile estinguere il suo debito con la società, potrebbe farlo “in natura”, ovvero vestendo la casacca gialloblù nella prossima stagione.
Antonio Pollioso