“Questa situazione – riferisce Terenzio Morgone, coordinatore di Dim
ensione Civica – danneggia le fasce deboli della cittadinanza che già si trovano in difficoltà economiche e che sono obbligate a pagare entro pochi giorni la prima rata dell’acconto Tares, che tra l’altro quest’anno si presenta come un vero e proprio salasso. il problema non è il pagamento in sé, bensì la modalità che crea molti problemi ai cittadini. Infatti – prosegue Morgone – il pagamento in 2 rate danneggia maggiormente le famiglie monoreddito o con disoccupati, senza dimenticare i commercianti che stanno già vivendo un momento difficile a causa della crisi delle vendite, nonché coloro che hanno pagato l’IMU pur avendo propri familiari nelle seconde abitazioni di proprietà e quindi senza diritto ad alcuna detrazione, oppure ancora chi possiede dei locali non abitati. Inoltre, fino a qualche giorno fa, era impossibile per tutti ipotizzare il costo della Tares”.
Valutate tutte le criticità più evidenti, l’associazione Dimensione Civica ha chiesto un incontro con i commissari del Comune di Gragnano: “Chiederemo di spostare la data di scadenza per il pagamento della prima rata di trenta giorni. Per ora, per chi l’ha già ricevuta, è prevista per il 30 giugno, mentre per coloro che la ricevono in questi giorni la scadenza è al 14 luglio. Questo slittamento al 31 luglio e al 14 agosto – conclude Terenzio Morgone – potrebbe dare la possibilità a tutte le persone di riuscire a mettere da parte la somma necessaria per il pagamento della Tares senza il successivo peso di eventuali more”.