Pompei, si corre in direzione delle amministrative 2014. E’ iniziata la campagna elettorale. Gli aspiranti candidati a sindaco parlano di progetti, elaborano programmi.
“Bisogna riavvicinare i giovani e i cittadini tutti alla politica – così ha esordito Vincenzo Garofalo continuando- bisogna fare qualcosa in concreto per mettere in circolo la politica a Pompei da troppo tempo assente. Bisogna promuovere progetti per i giovani che sono il futuro della città, una città ridotta a fanalino di coda. Basta con l’illegalità e i concorsi truffa. Spalanchiamo le porte di Palazzo De Fusco all’onestà e alla legalità e -ha concluso il giovane politico- riscopriamo l’orgoglio di essere pompeiani”.
Un messaggio chiaro e puntuale al quale ha fatto seguito l’intervento di Vanessa Arzeo, new entry della politica pompeiana. Giovane avvocato e mamma, ad essa la squadra firmata Lo Sapio ha affidato il comparto della legalità e dell’attenzione alle famiglie. La Arzeo ha dichiarato: “la famiglia è la prima cellula di una società. Da essa parte tutto e, pertanto, va assistita dal momento della sua istituzione e lungo tutto il suo percorso. Mi vengono in mente tante necessità per le famiglie pompeiane. Per le donne che lavorano. Mancano ad esempio asili nido comunali che permetterebbero di risparmiare soldi evitando di dover ricorrere solo a scuole dell’infanzia private. C’è poi la fonte salutare che dovrebbe ritornare un parco vivibile per famiglie e bambini. Abbiamo una proposta – ha continuato l’avvocato Arzeo concludendo – per chiedere alla soprintendenza archeologica di rendere accessibile la pineta degli scavi alle famiglie. Tante cose si possono realizzare ma non possiamo più permetterci amministratori che promuovono azioni abusive. Bisogna ripristinare prima di tutto la legalità a Pompei”.
Della squadra Lo Sapio fa parte anche Franco Gallo, già vicesindaco nel 1994. Figura attiva nel campo dell’associazionismo e del volontariato, a lui viene chiesto di elaborare proposte per il rilancio di questi ambiti. Nel suo discorso, Gallo ha affermato:“un politico, un primo cittadino ha l’obbligo di dire il vero ai propri cittadini: questo è il buon costume della politica che bisogna recuperare. E’ necessario, poi, creare le condizioni per uno sviluppo economico a Pompei, partendo da ciò che abbiamo. Se si creano le opportunità occupazionali, il lavoro sarà una diretta conseguenza. E bisogna avere rispetto per chi crea lo sviluppo. Bisogna avere rispetto per i commercianti e gli imprenditori di Pompei che sono una forza trainante. Ed anche il volontariato e l’associazionismo nella nosra città -conclude Gallo- dovranno avere gli spazi necessari”.
Dopo i relatori conclude l’intervento Carmine Lo Sapio, candidato alla poltrona di sindaco. Un discorso fiume quello del dirigente del Pd, che ha toccato diversi punti: trasparenza e legalità, supporto all’imprenditoria cittadina, attenzione alle famiglie, qualità della vita, rilancio del centro cittadino e delle periferie pompeiane, parcheggi e ticket bus, caso “La Cartiera”, gestione raccolta e smaltimento rifiuti ecc. Problematiche serie, per le quali Carmine Lo Sapio ha addotto argomentazioni ben strutturate. E proprio dal candidato a sindaco arriva una proposta concreta per i cittadini. Un’idea precisa a proposito della quale il dirigente del Pd ha dichiarato: “Pompei vive un momento storico difficilissimo che si contestualizza all’interno di una crisi economica su scala nazionale ed internzaionele che certo non incoraggia. Ma tuttavia bisogna agire nel concreto e da subito per un cambiamento, per dare uno slancio vitale ad una città moribonda. Bisogna dare immediatamente un segnale concreto, ed è per questo che propongo di fare delle copie del programma elettorale di tutti i candidati a sindaco, me compreso. Copie che dovranno essere poi distribuite ai cittadini. Questa operazione servirà agli elettori per distinguere fra chi avrà fatto vane promesse e chi, invece, avrà saputo tradurre il programma elettorale in realtà concrete ed utili alla città di Pompei. L’amministrazione comunale attuale, con il suo modo di fare, ha generato un meccanismo di rassegnazione diffusa fra molti pompeiani, che aspettano la fine del mandato D’Alessio. Bisogna uscire da questo torpore – ha continuato Lo Sapio concludendo – e partecipare alla pianificazione per il futuro della nostra città. Siamo chiamati tutti in causa per esprimere idee, opinioni, progetti. Il tutto dovrà avvenire mettendo da parte le appartenenze politiche. Lavorare tutti insieme per la rinascita di Pompei. Questo è cio che si propone di fare E-laboriamo Pompei”.
Marianna Di Paolo