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Sant’Anastasia in scena il copione dei ragazzi della Mir Onlus

sant'anastasiaI ragazzi dell’associazione di volontariato Mir Onlus daranno un loro spettacolo dal titolo “Fiaba e Teatro” presso il Centro Polifunzionale G. Liguori, alle ore 20,00 del prossimo 2 luglio 2013, chiudendo così l’anno sociale. Dalla loro creatività son nati il testo, i personaggi, la scenografia, i costumi e la voglia di mettersi in gioco. La rappresentazione è suddivisa in due parti, anche se le stesse sono strettamente correlate e coinvolge gli operatori e tutta l’utenza. La prima parte verrà interpretata dai ragazzi più grandi (in età compresa tra 11 e 14 anni, 7 ragazzi e 6 ragazze), poi sarà la volta di circa 20 ragazzini e ragazzine, tra i 6 e 9 anni. La storia, che verrà rappresentata dai più grandi, è stata scritta interamente da loro, rivelando così talenti e una passione trasferita interamente nel copione. Protagonista è una famiglia napoletana, non ricca ma simpatica e particolarmente pittoresca. L’affetto tra i componenti è veramente autentico, anche se i problemi economici sono rilevanti. La passione che anima questa famiglia è il gioco del lotto e il nonno, accanito giocatore, dopo innumerevoli tentativi indovina un terno, per cui tutti i componenti vengono catapultati in una simpatica avventura. Si ritrovano a Firenze per “sperperare” un pò della vincita e prima di rientrare si concedono una serata a teatro. E’ a questo punto che entrano in scena i più piccoli attori della Mir, che si cimenteranno in canti e balli, ripercorrendo la storia di Biancaneve.

L’associazione di volontariato Mir, come è noto, si occupa soprattutto di ragazzi in disagio sociale ed offre laboratori, corsi di doposcuola, sport ed un campo estivo. Nel corso degli anni molti sono stati i ragazzi accolti e guidati fino alla maggiore età, in un ambiente familiare ed educativo, un attento, valido e collaudato percorso, messo in pratica dal Presidente Luigi Cerotto e dai suoi volontari, tra cui personale della Polizia di Stato, che ha eliminato le diffidenze, le differenze e le carenze, spesso ottenendo risultati eccellenti di un loro completo recupero e realizzazione nella vita.

“Tutto è stato opera loro. La scenografia è stata interamente realizzata dai ragazzi, col supporto degli operatori, con l’utilizzo di semplice materiale di consumo trasformato dalla fantasia e dall’estro artistico di ognuno – spiega Maria Maione, volontaria Mir e vice-commissario PS – ed anche i costumi sono stati realizzati con vestiti dismessi o con pezzi di plastica e cartone. Grazie agli operatori Paola Maione, Anna Torino, Adriana Rizzo, Luigi Cerotto, Annamaria Livaldi, Maria Barone e Tatiana Liberti, che hanno partecipato a questo progetto inserito nell’ambito delle attività dell’associazione, abbiamo dato la possibilità alla nostra utenza di esprimersi liberamente. La loro collaborazione è stata determinante per la realizzazione del progetto,  hanno messo il loro tempo a disposizione, hanno sfidato il caldo e l’esuberanza dei ragazzi perché credono fermamente nelle loro potenzialità e capacità. Attraverso queste attività e dando fiducia ai giovani, siamo convinti di trasmettere valori ed insegnamenti positivi”.

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