Un regolamento di conti dopo un litigio scoppiato per futili motivi: pare essere questo, al momento, il motivo che ha spinto Giuseppe Piscopo, 18enne con alle spalle varie denunce per rissa, ad uccidere con un coltello un giovane di pochi anni più grande di lui, Antonio Papa, morto nello stadio comunale di Acerra, dove era in corso un saggio di danza. La vittima, 26 anni, imparentato con un camorrista del posto, era uscito dal carcere lo scorso anno, dopo essere stato arrestato nel corso di un’operazione anticamorra per spaccio di sostanze stupefacenti. Vittima e carnefice sabato scorso avevano litigato per motivi che non sono stati chiariti dal giovane assassino, il quale stamattina si è costituito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Secondo quanto accertato dai carabinieri che conducono le indagini, nella tarda serata di ieri, i due si sono affrontati nuovamente davanti allo stadio, dove era in corso un saggio a conclusione della ‘Settimana della danza’: durante il litigio Piscopo ha estratto un coltello, e colpito ripetutamente il 26enne, che si è accasciato all’interno della struttura sportiva per una ferita mortale al cuore. Il 18enne, invece, è fuggito facendo perdere le proprie tracce: il ragazzo era, però, già stato identificato dai carabinieri, che ora sono impegnati nella ricerca dell’arma del delitto, e di eventuali altre persone coinvolte nel litigio. Il cadavere di Papa è ora in attesa dell’esame autoptico al Secondo Policlinico di Napoli. L’omicidio ha spinto il sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri, a chiedere al Prefetto di Napoli una riunione urgente del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, “per i continui attacchi alla legalità”. Secondo il sindaco, sarebbero molti i cittadini che temono per la propria incolumità.