Osservatorio Vesuviano: medaglia d’argento mondiale per esperimento scientifico più lungo della storia

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Una curiosa statistica pubblicata dalla prestigiosa rivista scientifica Nature ha sancito la classifica mondiale dei più longevi esperimenti scientifici, assegnando all’istituto di ricerca vesuviano il piazzamento d’onore, secondo solo alle osservazioni iniziate da Galileo Galilei 400 anni fa.

Correva l’anno 1841 quando nel Regno borbonico delle Due Sicilie, l’Italia non era ancora unita, veniva costruito l’Osservatorio Vesuviano. L’idea per la realizzazione di una struttura scientifica, che osservasse costantemente le manifestazioni naturali dell’area vulcanica, fu proposta dal fisico Macedonio Melloni al Re Ferdinando II, il quale ne comprese subito l’importanza finanziando l’opera. La struttura venne innaugurata appena quattro anni più tardi in ocasione del VII congresso degli Sienziati, tenutosi nel 1845 nei magnifici saloni del Real Museo Mineralogico di Napoli.

Da allora sono trascorsi più di 170 anni e l’Osservatorio Vesuviano, grazie all’incessante lavoro di valenti scienziati e tecnici, non ha mai smesso di funzionare, accumulando una enorme mole di preziosi dati. Con orgoglio oggi possiamo affermare che a Napoli, in quegli anni, è nata la vulcanologia moderna.

Una storia di ricerca scientifica lunga, rigorosa e gloriosa che dimostra, ancora una volta, quanta bontà serba ancora il nostro territorio. Una storia da prendere a modello per provare a riscattare l’umiliante quotidianità in cui ci siamo arenati.

Ferdinando Fontanella

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