Sono Arturo Scotto e Giorgio Airaudo i deputati firmatari dell’interrogazione a risposta scritta, voluta fortemente dalla sezione cittadina Sinistra Ecologia Libertà di Sant’Antonio Abate.
“Una vicenda lasciata nell’indifferenza dalla politica locale, e non in ultimo dall’attuale sottosegretario alla difesa Gioacchino Alfano, incurante, come sempre del suo territorio, prima nelle vesti di Sindaco, poi di Deputato. Continueremo a tener alta l’attenzione sulla questione e faremo tutto il possibile per riaprire la trattativa in Regione Campania. Queste famiglie stanno pagando lo scotto di una malapolitca perpetuata da oltre 20 anni, che non ha saputo dare a questo territorio gli strumenti necessari a garantire la serenità ed un futuro dignitoso a queste famiglie” dichiarano i militanti del partito. Presentata alla camera dei deputati nei giorni scorsi avente ad oggetto la vicenda dei lavoratori della l’AR – Industrie Alimentari spa di Sant’Antonio Abate. Era il 2012 quando l’amministratore delegato del gruppo AR, ingegner Gaetani, per conto dell’imprenditore Antonino Russo annuncia, annunciava la chiusura degli stabilimenti conservieri abatesi ex IPA, ex Conserviera Sud ed ex Elvea. Tale chiusura, per mancanza di un piano industriale, ha coinvolto circa 225 operai fissi ed un indotto, comprensivo dei lavoratori stagionali, di circa 1.500 dipendenti, generando gravissimi problemi occupazionali nelle aree stabiese e dell’agro nocerino-sarnese. Ad oggi nonostante impegni e proposte la situazione resta immutata. “Il nostro territorio non può continuare a perdere posti di lavoro” afferma Arturo Scotto. ”Bisogna aprire attivare al più presto un tavolo tecnico con i Ministeri interessati e la partecipazione dei rappresentanti delle categorie professionali e dei soggetti coinvolti, al fine di individuare delle soluzioni in grado di tutelare il posto di lavoro e i diritti dei lavoratori” conclude il deputato campano.
“Nelle prossime ore Sel chiederà l’impegno del Governo Regionale della Campania per affrontare questa vicenda che si fa sempre più incresciosa” sostiene Tonino Scala responsabile enti locali di Sel “ Come segreteria provinciale abbiamo già attivato le forze sindacali per chiedere un intervento per un territorio che non si può permettere di tenere chiuso uno stabilimento che dava lavoro a tante famiglie. Il territorio dell’Agro-Nocerino a partire da Sant’Antonio Abate ha un mission nel settore dell’agroalimentare e non può essere disattesa dall’inerzia delle istituzioni. Anche in regione subito un tavolo sull’agroalimentare per ridare una speranza ad una terra dove anche la speranza sembra oramai morta” conclude Scala.
Pasqualino D’Aniello