Una chitarra battente, due castagnette ed una voce sono sufficienti a restituirci il fascino incontaminato e universale della vera musica popolare. Esattamente a distanza di trent’anni dai primi viaggi musicali nella memoria della sua nativa Puglia e nelle radici della sua cultura mediterranea, Pino De Vittorio ritorna a quel repertorio di tarantelle del Gargano e di canti del Sud dell’Italia che lo fecero immediatamente conoscere ed apprezzare per le sue particolarissime doti d’interprete, per il colore e l’estensione della sua voce e per l’accuratezza gestuale dell’esecuzione. Le sonorità levantine e i ritmi ipnotici della terra pugliese ci vengono offerti in una straordinaria purezza esecutiva con cui vengono scanditi i bellissimi testi pieni di semplicissima e struggente poesia: canti di pellegrini al monastero di San Michele, canti di battitori d’olive, incitamenti di carrettieri, serenate d’innamorati, musiche terapeutiche per il morso della tarantola, filastrocche magiche, canti di dispetto, d’amore e di morte.
Voce, chitarra, percussioni di Pino De Vittorio; chitarra battente e chitarra classica di Marcello Vitale