“Il disegno criminoso a cui fa riferimento il deputato Ragosta è stato strategicamente pianificato un bel po’ di anni fa”. Così, l’assessore ai Trasporti, Michele Cuozzo al coordinatore provinciale di Sel Michele Ragosta. “Le ragioni della crisi del CSTP- continua- come ha specificato il Tribunale nel provvedimento del 2 luglio, affondano le radici in una esposizione debitoria ereditata dalle gestioni dell’ultimo decennio, quando facevano la parte dei leoni privilegi e privilegiati; è il caso di ricordare il dirigente dallo stipendio d’oro. L’Amministrazione Cirielli- Iannone ha dovuto ripianare debiti, ricapitalizzando perdite, immettendo comunque risorse per evitare il tracollo ed impedire il fallimento. L’Amministrazione provinciale ha perfino fatto ricorso allo strumento dell’anticipazione di cassa per garantire il pagamento degli stipendi per i lavoratori del CSTP; nell’ultimo decennio vi è stato un trend negativo che ha bruciato oltre cinquanta milioni di euro, le politiche clientelari sono servite a garantire poteri e privilegi trascurando la funzione del CSTP”. “L’azione politica dell’Amministrazione provinciale- sottolinea- era ed è finalizzata a migliorare la qualità della vita dei salernitani a mezzo di un trasporto pubblico efficiente.
La gestione CSTP fino a giugno 2010 non è certamente targata centrodestra; a partire da tale data, infatti, si è messo mano al risanamento, ma la mole di debiti ereditati e le scelte sbagliate, unitamente a gestioni fallaci, hanno costretto il CSTP, nel giro di un anno, a ricorre allo strumento del concordato preventivo. Concordato preventivo non ritenuto efficace dal tribunale stante i pregressi debiti ed i pregressi errori gestionali.
Quei debiti, quella pianificazione sbagliata, quella gestione fallimentare e clientelare è stata la causa principale dello sfascio”. “Ciononostante la Provincia ha resistito, a mezzo di risorse finanziarie ha evitato tagli ed ha preteso il rispetto dei dipendenti; la prova provata di tutto ciò è insita nel decreto del Tribunale di Salerno datato il 2/07/2013”. “Per avere contezza di cause e concause che hanno determinato la crisi di una delle più importanti aziende pubbliche salernitane- conclude Cuozzo- non c’è bisogno di alchimie, il passato recente è la carta di identità di chi si candidava a sfasciare l’azienda pubblica. Quegli avvoltoi oggi stiano lontani dal CSTP”.