Pompei, La Cartiera. Del Regno, Benincasa e Allaria chiariscono alcuni punti

S’infiamma il dibattito politico a Pompei. E ancor di più in vista delle amministrative 2014. Tanti i temi discussi. E, ancora una volta, a finire nell’occhio del ciclone è il centro commerciale La Cartiera. Una storia infinita quella della cittadella dello shopping sulla quale grava una sentenza del Consiglio di Stato per abuso edilizio. Una vicenda controversa che non manca di animare il dibattito politico nella città mariana. Ad esprimersi sull’intricato affare, i consiglieri d’opposizione Giuseppe Del Regno, Alfredo Benincasa e Alfredo Allaria. E hanno scelto di farlo a mezzo di dichiarazioni alla stampa, per ricostruire le tappe salienti che hanno portato alla realizzazione dell’imponente centro commerciale.La-Cartiera-centro-commerciale-a-Pompei-2

Del Regno ha esordito dichiarando: “L’obiettivo della riconversione de La Cartiera, doveva essere quello di dare una nuova opportunità occupazionale ai 150 operai dell’ex Aticarta. Nel 2006 questo è quanto fu prospettato all’intera maggioranza, noi compresi. Giuseppe-Del-RegnoMa, evidentemante, siamo stati ingannati. Noi avevamo dato la nostra approvazione – continua del Regno – per un progetto che doveva essere molto diverso dalla realtà attuale del centro commerciale. Si doveva trattare solo di una ristrutturazione della fabbrica dismessa. Ma invece, a quanto sembra, si è trattato di una ricostruzione con diversi abbattimenti delle strutture preesistenti”. Tutto ciò – insiste Del Regno – stride con quanto devono sopportare i cittadini. Le loro abitazioni infatti, in molti casi, sono state abbattute per molto meno. Invece su La Cartiera, il colosso dello shopping a pochi passi dal centro cittadino, nessuno prende provvedimenti. Tutto ciò fa rabbrividire se si pansa che il centro commerciale è stato dichiarato abusivo da una sentenza del Consiglio di Stato. Troppe verità da chiarire ancora sulla cittadella dello shopping. E il sindaco di Pompei – conclude il rappresentante del Pd- pensa a recarsi ogni mattina al centro commerciale. Che vada a controllare qualcosa?”

Alle dichiarazioni di Del Regno, seguono a ruota quelle di Alfredo Benincasa che ha affermato: “Ai cittadini deve essere ben chiaro che la nostra non è una battaglia finalizzata alla chiusura de La Cartiera. Noi chiediamo a gran voce solo il rispetto e l’applicazione delle leggi in questo caso così come in qualsiasi altro. Non è accettabile che ad oggi – continua Benincasa – nonostante ci sia una sentenza del Consiglio di Stato, ci siano ancora persone che non affrontano il problema, glissando. E fra queste persone c’è il primo cittadino in primis. Urgono risposte chiare ed univoche, razionalmente accettabili. Non come quelle date nel corso della conferenza stampa organizzata dall’ente comunale per far luce sul caso La Cartiera. benincasa1In quella circostanza, infatti, non fu detto praticamente nulla. Senza contare che i consiglieri di maggioranza erano assenti, peraltro. Come mai non furono presenti? Libera volontà oppure ordini ricevuti dall’alto? E sempre nel corso della conferenza stampa per chiarire tutta la verità – insiste Benincasa – fu dato l’annuncio dell’affidamento del mandato all’avvocato Laudadio per la difesa degli interessi de La Cartiera. E Pompei e i pompeiani da chi saranno difesi? In altre realtà il comune si sarebbe costituito in giudizio per danno d’immagine, visto tutto il clamore, certo non positivo, che suscita l’affare del centro commerciale.” E anche dal punto di vista delle opportunità occupazionali per gli ex Aticarta – conclude il consigliere d’opposizione – il centro commerciale è stato un flop. Su circa 1000 persone che vi lavorano, sono stati assunti solo 54 dei circa 150 operai dell’ ex Aticarta, quasi tutti come addetti alle pulizie.

Segue infine l’intervento del consigliere Alfredo Allaria che, in merito alla questione ha sottolineato:“Per gli eventuali abusi edilizi che sono stati commessi per la realizzaione del centro commerciale ci sono le indagini della magistratura. Allontanandoci un attimo da questo discorso, il punto è anche un altro. Il commercio locale è stato distrutto dall’avvento del mausoleo del commercio, costruito a pochissimi passi dal centro cittadino. La chiusura dei negozi – continua Allaria – ha raggiunto a Pompei un livello preoccupante. L’amministrazione comunale se ne infischia delle difficoltà degli imprenditori locali e non muove un solo dito per sostenerli. Senza contare che non si fa nulla per attirare persone a Pompei. E per l’estate 2013 non c’è nessun evento in agenda. Ma come si pensa di favorire, così facendo, la ripresa di Pompei? I cittadini sono abbandonati da questa amministrazione su più fronti.allaria

Queste le posizioni, condivisibili o meno, dei tre consiglieri d’opposizione che hanno scelto di renderle pubbliche.

Marianna Di Paolo

 

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