Prevenzione, manutenzione ambientale e salvaguardia del territorio. Sono le parole d’ordine con cui Regione e Provincia, insieme alle istituzioni locali e al Corpo Forestale, apriranno nei prossimi giorni la campagna 2013 contro gli incendi boschivi. Una campagna aperta con leggero ritardo dovuto, secondo l’assessore regionale Daniela Nugnes, ai vistosi tagli nazionali. A preoccupare maggiormente le istituzioni tuttavia è ancora il cosiddetto “triangolo rosso” dell’area sud di Napoli, composto dai Lattari con Agerola, Lettere e Casola, dalla penisola sorrentina e dai comuni vesuviani. Chi abita in questo territorio da lungo tempo del resto, nei mesi estivi, è portato ad alzare gli occhi in direzione della montagna, sperando che non si ripetano i disastri del passato. Le attenzioni saranno puntate sul sistema di “avvistamento”, che dispone di 3 presidi fissi (uno ad Agerola, uno sul Faito e uno sui Colli San Pietro, a Piano di Sorrento) composto da forestali. Non mancano però le iniziative dei singoli comuni. A Sorrento, ad esempio, il sindaco Giuseppe Cuomo ha firmato un’ordinanza che prevede, fino al 30 settembre, divieti di accensione di fuochi all’interno di boschi o a meno di 100 metri da essi, nonché sulle strade e nei sentieri che li attraversano, nelle siepi, negli argini, nei fossi e in qualunque altro luogo che possa essere potenzialmente pericoloso per lo sviluppo degli incendi.
“Nel periodo estivo, a causa della siccità e delle temperature elevate, il rischio aumenta notevolmente – afferma Cuomo –. I danni derivanti dagli incendi sono di rilevante entità, sia dal punto di vista economico che ambientale e paesaggistico. Per non contare i pericoli per l’incolumità pubblica”. A tale scopo, è fatto divieto anche l’uso di apparecchi a fiamma o elettrici, l’utilizzo di motori, fornelli, inceneritori che producano faville o brace. Vietato anche fumare nelle aree a rischio. Un analogo provvedimento è stato intrapreso dal sindaco di Piano di Sorrento Giovanni Ruggiero, mentre in tutta l’area sorrentina una squadra di cinque operatori del Nucleo Comunale di protezione civile, coordinata dal maresciallo Francesco Saverio Esposito, con l’ausilio di un pick-up attrezzato con modulo antincendio, ha iniziato la perlustrazione delle zone a rischio: Casarlano, Nastro Verde e la pineta Le Tore. C’è preoccupazione anche sul Vesuvio, dove i vigili del fuoco sono già intervenuti la scorsa settimana per domare un incendio sviluppatosi nel comune di Trecase. Per spegnere le fiamme, che hanno divorato circa 3mila ettari di vegetazione, sono stati impiegati anche 2 aerei Canadair. In questo territorio la prevenzione sarà rafforzata dalla presenza delle squadre del Parco, della forestale, della Regione e degli operai idraulico – forestali della Provincia. Nei comuni del Parco dei Lattari invece, la Comunità Montana ha dato il via al progetto per l’utilizzo dei sistemi di videosorveglianza per gli incendi boschivi, con 31 postazioni di telecamere situate in punti strategici. Forti perplessità sul sistema antincendio regionale sono state invece espresse dai Verdi. “La campagna ci appare inconsistente – afferma il commissario regionale Francesco Borrelli –, così come il piano di evacuazione preparato dalla protezione civile in caso di emergenza per i comuni vesuviani, per i Campi Flegrei ed Ischia. Dobbiamo solo sperare – continua – che non faccia troppo caldo e che gli incendi siano limitati, altrimenti potremmo trovarci di fronte a veri e propri disastri che le istituzioni, a nostro avviso, sono impreparate a fronteggiare”.
FRANCESCO FUSCO