Riportato il dato favorevole i sindacati non possono che aspettarsi un dialogo con l’amministrazione, anche in vista dell’incontro di lunedì col ministro della cultura Massimo Bray. “Quest’iniziativa conferma, qualora ce ne fosse bisogno, la necessità che l’amministrazione collabori con il sindacato al fine di potenziare un’offerta culturale che si adatti ad un turismo di qualità. ’aumento costante di visitatori stranieri è un dato eccellente che documenta la straordinaria attrattività e produttività dell’area archeologica di Pompei anche in un momento di crisi economica internazionale, per questo siamo convinti che susciterà anche l’attenzione del Governo verso questo segmento specifico del turismo culturale anche in rapporto alla gran percentuale di presenze di cittadini esteri. Nel nostro territorio Pompei rappresenta l’unica realtà che da un po’ di fiducia e speranza in un momento particolarmente difficile per l’economia nazionale, ad albergatori, ristoratori, gestori di chioschi, di bancarelle, guide turistiche, tassisti e all’intera imprenditoria locale. È evidente come l’area archeologica di Pompei, proprio grazie ai dati estremamente positivi a dispetto della crisi, sia l’azienda più fiorenti del territorio e che negli anni ha ulteriormente consolidato il proprio ruolo di principale attrattore dell’offerta turistica culturale, con ottime prospettive di ulteriore crescita”.
Oltre al dialogo c’è anche la questione economica: mancano incentivi per i lavoratori a fronte del maggiore sforzo che permette il successo odierno. Questi risultati, sostengono Pepe e Rosa Rosa, in “una qualsiasi azienda privata, avrebbero certamente portato ad un premio di produttività per i dipendenti al fine di motivarli ancora di più. A Pompei invece – concludono i sindacati – non solo non portano incentivi al personale, ma hanno causato soltanto un notevole aggravio di lavoro, anche in considerazione della ormai nota carenza di addetti, personale che in cambio di tanto in tanto anziché raccoglierne meriti viene denigrato”.
Claudia Malafronte