Ogni stagione, nonostante le mille difficoltà economiche, è sempre sulla cresta dell’onda ed è capace di balzare agli onori della cronaca per gli ottimi risultati sportivi conseguiti sul campo. Risultati che sono andati al di là delle aspettative. Anche nella stagione appena conclusasi, il sodalizio cilentano ha confermato questa prassi, conquistando una tranquilla salvezza, con largo anticipo rispetto al termine della stagione regolare, senza passare per i play-out e con la fiamma play-off tenuta accesa fino all’ultima giornata.
Il direttore sportivo Franco Di Sergio è al lavoro per allestire l’organico per il prossimo campionato, che dovrebbe partire dalla riconferma dell’allenatore Antonio Paternoster, che tanto bene ha fatto in quest’ultima stagione. «Nei prossimi giorni se ne saprà qualcosa in più – ha dichiarato il presidente agropolese Giulio Russo – ma posso affermare con certezza che siamo vicini alla riconferma del tecnico, che per svariati motivi, intendiamo trattenere ad Agropoli, sulla nostra panchina».
E’ ancora presto, invece, per parlare della composizione del roster, anche perché la dirigenza biancoblù è alla ricerca di forze economiche fresche, per alleggerire il peso, fin qui sopportato, di gestione finanziaria di un campionato di Divisione Nazionale B di buon livello. Tra le trattative avviate, sembrerebbe avviarsi alla conclusione quella con “Araba Fenice Hotel & Resort” di Altavilla Silentina, che dovrebbe avere un ruolo fondamentale, tra gli sponsor del club. «Quello di Divisone Nazionale B – ha continuato il massimo dirigente – è un campionato economicamente dispendioso, che ogni anno fatichiamo a portare a termine, facendo leva sulle ridotte disponibilità del club, al quale ci auguriamo di poter affiancare anche altri imprenditori locali. La composizione del roster è compito del diesse – ha chiosato il numero uno agropolese – ma non sta ancora fattivamente operando, perché abbiamo la necessità di reperire innanzitutto fondi e sponsor. Una cosa è certa: ripartiremo dai giovani, soprattutto locali, ai quali cercheremo di dare sempre più spazio».
Antonio Pollioso
