«Voglio verificare se c’ è una maggioranza numerica e politica che voglia portare avanti il programma del centrosinistra per lo sviluppo di San Giorgio a Cremano, premiato dai cittadini appena un anno fa, puntando soprattutto sul miglioramento dei servizi offerti, della qualità dell’ igiene urbana e sulla riqualificazione del territorio. Nei prossimi giorni verificherò se queste condizioni sono attuabili, altrimenti manterrò le mie dimissioni fino al termine ultimo previsto dalla legge, con conseguente scioglimento del consiglio comunale».
Questo quanto dichiarato dal primo cittadino dimissionario, Mimmo Giorgiano, che ha stamane ufficialmente protocollato le sue dimissioni, avendo verificato che a poche settimane dall’approvazione del bilancio consuntivo 2012, votato ad ampia maggioranza, continuano diverse fibrillazioni politiche, oltre a non permettere la piena attività amministrativa, danneggiano gravemente la città. Quando in mattinata, per la seduta convocata per le 10.30, l’aula è apparsa semideserta la crisi politica è diventava chiaramente inevitabile.
Non aspettava altro il Movimento 5 Stelle a San Giorgio a Cremano che ha invitato i cittadini a occupare l’aula lasciata deserta dalla maggioranza. Così, dalle 14 circa, comuni cittadini e simpatizzanti grillini hanno preso a entrare nel Comune senza più governo.
“Bisogna subito verificare la maggioranza politica e numerica al comune. Noi riteniamo – spiegano il portavoce dei Verdi Ecologisti a San Giorgio a Cremano, Salvatore Petrilli ed il coordinatore della segreteria, Fausto Colantuoni – che è necessario ripartire dalla coalizione che ha vinto le elezioni l’ anno scorso. Certamente il Sindaco Giorgiano e la giunta hanno fino ad ora lavorato bene raggiungendo risultati importanti in settori strategici come la raccolta differenziata. Adesso però bisogna verificare se il consiglio comunale ed i partiti di maggioranza vogliono essere artefici di un nuovo slancio e una una rinnovata coesione nell’ interesse della città o andare tutti a casa affidando la gestione amministrativa ad un commissario prefettizio”.
Restano ora 20 giorni a Domenico Giorgiano per verificare lo stato di salute del suo partito e dei suoi alleati prima di decidere se rinunciare definitivamente a guidare San Giorgio a Cremano. Si ripresenta quindi una situazione simile a quella del 2009, quando a undici mesi dalla sua prima elezione, Giorgiano dovette superare una prima crisi. Allora, ricompattati i ranghi riuscì ad arrivare alla fine del mandato a ricandidarsi e a farsi rieleggere, nel maggio 2012 per il secondo mandato.