Dopo i saluti di rito da parte di Antonio Migliozzi, fondatore e presidente onorario dell’associazione culturale Ten Rino Cozzorini e del Dottor Andrea Maccarelli, sindaco di Presenzano, a dialogo con l’autore ci saranno Giuseppe Bocchino, giornalista de La Gazzetta di Caserta e Giuseppe Parente, giornalista di Rinascita, quotidiano di liberazione nazionale collaboratore di alcuni quotidiani a distribuzione nazionale.
Stefano delle Chiaie è stato accusato dei peggiori crimini, piazza Fontana compresa, e ricercato dalle polizie di mezzo mondo, il suo nome è stato associato ad alcuni dei fatti più cruenti e misteriosi del passato recente.
Oggi, per la prima volta, Delle Chiaie ha scelto di fornire la sua versione, che spesso contraddice i resoconti di altri testimoni. Il suo racconto getta nuova luce su alcuni degli episodi più discussi degli Anni di piombo: come la famigerata beffa dei “manifesti cinesi”, il golpe Borghese, la strage del 12 dicembre 1969, i fatti di Reggio Calabria, il presunto piano dei servizi per sequestrare Aldo Moro, quattordici anni prima che lo facessero le BR. E ancora, fuori dall’Italia durante gli anni di una lunga latitanza, sulla sua attività di militante politico – con ruoli di primo piano – fra Sudamerica, Spagna, Angola e Portogallo, nel segno dell’utopia di una “internazionale nera”. Un libro per una vita intensa, al di là dei valori di giudizio sull’uomo e sul suo operato.