La Polizia blocca “la banda del buco” al termine di un colpo in una gioielleria

banda del bucoEra già tutto pronto per portare a segno un “colpo” ai danni della nota gioielleria ma, gli agenti della sezione Antirapina della Squadra Mobile, hanno impedito che ciò avvenisse.

Stamani, infatti, i poliziotti sono intervenuti presso la gioielleria a seguito di richiesta del titolare, che aveva udito dei rumori provenienti dal sottosuolo.

I poliziotti, intervenuti tempestivamente, hanno accertato che ignoti avevano creato nel sottosuolo una parete a forma circolare, che fungeva da bypass tra i sottoservizi e gli alvei fognari. Gli agenti, inoltre, hanno accertato che era stata praticata, in basso ad una vetrina espositiva, una fessura e, in corrispondenza, il pavimento appariva leggermente rialzato.

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Da un’ispezione nel sottosuolo, i poliziotti e personale della Polizia Scientifica, hanno rinvenuto e sequestrato numerosi attrezzi per lo scasso, tra cui pali in ferro, martelli ed un cric.

Tra i componenti della “banda del buco” che, nel pomeriggio di oggi, hanno portato a segno un “colpo” ad una gioielleria in Via Giacomo Leopardi, ci sono anche due fratelli, entrambi residenti ai Decumani e la moglie di uno dei due.

Vincenzo Longo, di 39 anni, il fratello Vittorio di 35 anni, entrambi pregiudicati, la moglie di quest’ultimo, Antonietta Paduano, di 25 anni ed i pregiudicati Raffaele Russo, di 42 anni e Ciro Fresa, di 48 anni, sono stati arrestati perché responsabile, in concorso tra loro, di furto aggravato.

La refurtiva, in gioielli e preziosi per un valore di 50mila euro, recuperata dai poliziotti, è stata restituita al titolare della gioielleria.

L’intera banda, dopo aver messo a segno l’ingente furto, ha raggiunto attraverso le fogne l’autovettura Rover 25, parcheggiata su di un tombino in Via Cumana. Dal vano per la ruota di scorta, in corrispondenza al sedile posteriore, era stato creato un ingresso all’interno dell’abitacolo dell’autovettura. I cinque, infatti, direttamente dal tombino, attraverso questo artifizio che avevano creato, sono entrati nell’auto ove, approfittando dei vetri oscurati, si sono cambiati di abito e sono scappati.

I poliziotti, prontamente rinvenuti, li hanno inseguiti e bloccati dopo circa un chilometro, in Via Pomponio Gaurico.

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