Napoli: arrestato dalla polizia un giovane estorsore della Sanità

poliziaIeri pomeriggio, gli agenti della Squadra Mobile di Napoli, hanno arrestato il 25enne pregiudicato del Rione Sanità Giuseppe Esposito, in quanto ritenuto responsabile di estorsione continuata ed aggravata.

Nell’ambito di una consueta attività di monitoraggio e di contrasto alle attività della criminalità organizzata, con particolare riferimento a quelle estorsive esercitate nei confronti degli imprenditori edili, i poliziotti della Squadra Mobile hanno appreso che era stata esercitata una richiesta estorsiva nei confronti del titolare di una impresa edile che stava effettuando dei lavori presso un edificio ubicato in zona Sanità.

Nella mattinata dell’8 luglio scorso, alcuni agenti, esperti nello specifico settore, si erano pertanto recati presso il cantiere.

Un poliziotto si era subito indirizzato al capo cantiere con l’intenzione di assumere notizie utili alle indagini ma questi aveva subito chiesto se lo avesse mandato un tale Antonio.

Il poliziotto aveva così intuito che vi era stata presso quel cantiere, una chiara vicenda estorsiva già consumata e quindi ha chiesto all’operaio, fingendosi sorpreso e contrariato, ulteriori chiarimenti in merito a quello che era successo. L’operaio, in un evidente stato di agitazione, ma anche di stupore, ritenendo che il poliziotto fosse un estorsore, gli aveva spiegato che un tale Antonio sarebbe passato nel pomeriggio per incassare, dal titolare dell’impresa edile, la seconda trance della richiesta estorsiva.

In particolare, un altro dipendente, in buona fede e pensando di avere di fronte a se un potenziale estorsore di fazione opposta, ha raccontato che l’uomo che sapeva chiamarsi Antonio, il venerdì precedente si era presentato al cantiere minacciosamente poiché il titolare della ditta non gli aveva ancora corrisposto la seconda trance destinata alla malavita della zona. Il poliziotto, approfittando dell’equivoco sorto casualmente, aveva pertanto affermato che sarebbe ritornato nel primo pomeriggio per attendere il titolare dell’impresa ed eventualmente l’arrivo di Antonio per chiarire meglio con quest’ultimo i confini della zona criminale di sua appartenenza.

In effetti, come promesso, il poliziotto nel pomeriggio si è recato di nuovo nel cantiere dove ha  incontrato un responsabile dei lavori. Quest’ultimo è rimasto colpito della sua presenza, affermando che aveva già provveduto a pagare ad un altro ragazzo di corporatura grossa, ben 2500 euro. Al giovane che si era presentato con il nome di Antonio nel pomeriggio, avrebbe dovuto consegnargli altri 500 euro. Pochi attimi dopo, in un evidente stato di agitazione, ha addirittura consegnato al poliziotto i 500 euro che avrebbe dovuto consegnare al tale Antonio, chiedendogli però di chiarire la questione con quest’ultimo.

Il poliziotto, dopo aver intascato il denaro, si è quindi posto in attesa del reale estorsore.

Visto  che i lavori del cantiere erano terminati e le maestranze stavano per andar via, il poliziotto ha chiesto al responsabile dei lavori un passaggio a bordo del suo furgoncino, ma una volta allontanatosi dalla zona dove insiste il cantiere, si è qualificato ed lo ha condotto giocoforza in Questura.

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Giuseppe Esposito

Il giorno 9  è stato quindi predisposto un ulteriore servizio di osservazione all’interno del cantiere edile. Tra gli operai sono stati inoltre infiltrati dei poliziotti. Verso le ore 17.00 circa, allorché i lavori erano terminati e le maestranze erano pronte per lasciare il cantiere,  è giunto un giovane di grossa corporatura e con un tatuaggio al braccio e avambraccio destro, che si è pertanto avvicinato al responsabile dei lavori chiedendogli perentoriamente di seguirlo all’interno del portone. Giunti all’interno del piccolo cortile, il malvivente, posizionatosi vicino alle scale, rivolgendosi minacciosamente all’imprenditore  ha proferito le testuali parole: «allora… quella ambasciata… dei soldi? …allora…» 

A questo punto, vista la chiara ed inequivocabile minaccia di natura estorsiva, e quindi ravvisata l’ipotesi delittuosa di estorsione aggravata e continuata posta in essere nei confronti del titolare della ditta, i poliziotti nascosti tra gli operai, prontamente e senza esitazione sono intervenuti ed hanno arrestato il giovane estorsore.

Giuseppe Esposito, dopo l’arresto è stato subito trasferito al Centro Penitenziario di Secondigliano a disposizione dell’A.G competente.

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