Pompei: giunta comunale si costituisce in giudizio per difendere il buon nome della città. Nel mirino: Notizie di Pompei

comune-pompei-300x199Pompei: il mosaico dei colpi di scena s’arricchisce di una nuova tessera. Altre novità dalla casa municipale che, questa volta, riguardano il veicolare informazioni a mezzo del social network facebook. L’ente comunale, con delibera n°140 del 09-07-2013, si è costituita in giudizio in sede penale e civile, per salvaguardare l’immagine della città di Pompei. Il documento, firmato dall’intera giunta con a capo il sindaco Claudio D’Alessio, rappresenta un vero e proprio atto d’indirizzo contro tutti quelli che, a mezzo d’informazione telematica, lederanno il buon nome della cittadina mariana. E nella delibera viene fatto chiaro riferimento alla pagina facebook “Notizie di Pompei”, raccoglitore d’informazioni cartacee e multimediali. La pagina, che vanta 7.432 contatti è stata, nelle ultime settimane, subissata anche da una serie di documenti, inviati in modalità di allegato da una tale signora Marianna Carotenuto. L’impavida cittadina, che a mezzo facebook si definsce donna felicemente sposata, mamma ed avvocato, ha pubblicato documenti estremamente delicati riguardanti il caso del centro commerciele “La Cartiera” e numerose altre questioni afferenti la vita politico-amministrativa pompeiana. E nella prima fase di divulgazione delle notizie, la Carotenuto ha utilizzato la modalità di invio in allegato proprio a “Notizie di Pompei”. Poi, succesivamente, si è attivata anche sul suo profilo privato facebook. Forse questi ultimi accadimenti avranno indotto la giunta comunale a tutelarsi con la delibera in questione? Comunque, ad onor del vero va detto che la pagina facebook messa sotto accusa è aperta a chiunque voglia pubblicare qualcosa. E la modalità in allegato è l’unica e sola che permette di veicolare informazioni in modo immediato, battendo sul tempo anche un eventuale operazione di filtraggio dei contenuti da parte degli amministratori. Il caso Marianna Carotenuto potrebbe aver scatenato, dunque, l’ira funesta dell’amministrazione comunale. E nell’occhio del ciclone è finita anche la pagina “Notizie di Pompei”. La giunta comunale ha firmato la delibera con oggetto: Proposizione di giudizio, in sede penale ed in sede civile, a tutela del Nome edell’Immagine della Città di Pompei – Atto di indirizzo. A procedere alla nomina dei legali di fiducia dell’Ente, sarà il dirigente del VII avv. Venanzio Vitiello. Nel documento, consultabile sul sito del Comune di Pompei, si legge che: “gli avvocati nominati  dovranno procedere all’individuazione delle azioni più opportune, in sede civile ed in sede penale, per la tutela dell’immagine di quest’Ente a seguito dei fatti esplicitati in premessa, avendo le competenti autorità, tenendo anche in considerazione che le fattispecie delittuose sono state commesse per via telematica; la spesa presumibile di tali incarichi ammonta ad €. 3.000,00, comprensivo di IVA e CPA”. Le azioni che avrebbero leso il buon nome di Pompei, sarebbero riconducibili alla pubblicazione di un articolo di giornale (ma non si specifica quale), sulla pagina “Notizie di Pompei”. A tal proposito, si legge nel documento: “nel mese di Luglio del c.a. è stato pubblicato sul sito web Notizie di Pompei un articolo nel quale viene diffamato il Primo Cittadino, avv. Claudio D’Alessio, e di conseguenza viene offesa l’Immagine ed il Nome dell’intera Città di Pompei”.

La posizione dell’ente comunale sembra chiara dunque: procedere per vie legali. Ed anche il compenso per gli avvocati è stato già stabilito. Ma  tuttavia appare chiaro che la giunta comunale abbia le idee un pò confuse. Infatti si definisce Notizie di Pompei un sito web, e non lo è. Si parla di un articolo di giornale che avrebbe leso l’immagine della città, ma non si cita il titolo dello stesso. Nessuna parola pure in meirto alla testata giornalistica che lo avrebbe edito. Due punti sicuramente da non trascurare. E il dubbio che un post facebook sia stato scambiato per un articolo potrebbe essere fondato. Troppo spesso, quando si parla d’informazione, si scambiano fischi per fiaschi. Si definisce articolo di giornale una produzione scritta che fa riferimento ad una testata giornalistica, regolarmente registrata presso un tribunale, e che reca la firma (per esteso o siglata) di un autore (giornalista). Tutto il resto, nel mondo fecebook, è fatto di immagini e post. Questo per chi di mestiere fa il giornalista è una precisazione doverosa. Un concetto che avrebbe dovuto essere ben chiaro anche alla giunta comunale che ha firmato la delibera. Una vicenda quella raccontata, che si unisce ad altri momenti di tensione vissuti nelle ultime settimane nella città di Pompei. E questa volta viene chiamato in causa il mondo dell’informazione. Seguiremo da vicino gli ulteriori sviluppi di questa nuova bagarre “made in Pompei”.

Marianna Di Paolo

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