Per informare i pusher dell’arrivo delle forze dell’ordine usavano appositi fischietti: un chiaro segnale per bloccare le attivita’ illecite e procedere alla ”bonifica” della piazza di spaccio. Funzionava cosi’ a Castellammare di Stabia dove i carabinieri, su delega della procura della Repubblica di Torre Annunziata, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip oplontino, nei confronti di tre persone accusate in concorso di spaccio di sostanze stupefacenti. I fatti contestati sono avvenuti nel Rione Savorito che ”per la notevole affluenza di consumatori di stupefacenti – scrive in una nota il procuratore aggiunto della Repubblica di Torre Annunziata, Raffaele Marino – e’ considerata una della maggiori piazze di vendita di droga della provincia di Napoli”. In particolare, secondo quanto emerso dalle indagini, nel solo mese di giugno sono state riscontrate numerose cessioni di cocaina e marijuana (nei singoli casi gli acquirenti sono state segnalati alla Prefettura quali assuntori di droga). Le tre persone raggiunte dall’ordinanza avevano ognuno un compito ben definito: c’era chi si occupava dello spaccio al dettaglio e chi svolgeva il ruolo di ”vedetta”, la cui mansione era quella di segnalare attraverso l’uso di fischietti la presenza delle forze dell’ordine nel quartiere. Agli arrestati vengono contestati tre episodi di vendita al dettaglio di cocaina da fumo.