“Il manifesto sulla rimozione del divieto di balneazione è un concentrato di ipocrisia e di falsità.
Una maggioranza in crisi, dominata dall’incapacità e da personaggi opachi, si intesta meriti non propri ed esulta per miglioramenti (che certamente ci sono) ma che sono opera di altri Enti (Commissariato Straordinario per l’Emergenza Sarno, Ente d’Ambito Sarnese/Vesuviano, Gori Spa, Regione Campania)
Quei miglioramenti non costituiscono l’approdo al quale il Pd vuole giungere: vogliamo un mare davvero limpido e pulito e non solo balneabile perché qualche “pezzo di carta” lo definisce tale”.
Dure le critiche del segretario cittadino del Pd che riesce a mettere a fuoco bene una situazione fin troppo evidente a tutti. L’amministrazione Starita, che in effetti si tiene a galla con non poche difficoltà si arrampica sugli specchi e prova ad accaparrarsi meriti che sicuramente non ha, almeno per quel che riguarda il sia pur positivo risultato raggiunto dalla città con la riconquistata della balneabilità dopo diversi lustri.
Passeggia parla di azioni mistificatorie per tutelare oscuri equilibri di potere in cui si distinguerebbe in particolare il gruppo di “Progressisti e Democratici”, esponenti politici che, a suo tempo, sarebbero stati costretti a lasciare il Pd per evitare di essere cacciati via.
“Dopo la nomina della Commissione d’Accesso e il crescente deficit morale – continua il segretario Pd – era ragionevole immaginare un ravvedimento, la rottura del patto con i settori meno presentabili della coalizione, un cambio di rotta che i fatti, il buon senso e la serietà imponevano.
Nulla di tutto ciò. Una scelta miope, deludente ed opportunistica.
Il Pd non è disponibile ad aprire alcun dialogo e confronto – conclude Passeggia – se non con quelle forze che prendono le distanze e si collocano all’opposizione; ciò deve avvenire oggi e non dopo l’esito del lavoro della Commissione d’accesso. Il tempo è ormai scaduto”.