Ercolano si conferma tristemente il paese della “falsa” occupazione: tale triste primato sarebbe sancito da una serie di strane vicende che hanno visto involontari protagonisti giovani ercolanesi alla ricerca del tanto ambito posto di lavoro. Sono mesi che gli operatori del Mav (Museo Archeologico Virtuale) non percepiscono lo stipendio e la questione non è sfuggita all’occhio dell’opinione pubblica. Ci si ricorda infatti delle assunzioni a sorteggio pubblico per l’assunzione degli ausiliari della viabilità promosse dall’ex sindaco (oggi onorevole) Luisa Bossa: assunzioni “infelici” a giudicare dalla fine della società aggiudicatrice che una volta insediata a Ercolano ha gestito in modo scellerato il servizio fino ad essere rimossa dall’incarico per morosità nei confronti del Comune. Qui l’anomalia: se da un lato infatti Bossa sostenne una nobile iniziativa occupazionale nella massima trasparenza dall’altra poi non mosse un dito per tutelare giovanissimi vittime di un sistema clientelare senza precedenti e dall’arroganza gestionale pseudo mafiosa. Stessa storia per il Mav: l’onorevole Bossa è tra le prime sostenitrici della struttura, tiene meeting e conferenze di alto spessore socio culturale nell’auditorium del museo ma stranamente non si adopera per tutelarne i dipendenti costretti a rincorrere il proprio stipendio per mesi. Per non parlare poi dei contratti di lavoro “ a termine” abilmente promossi sul territorio in periodo elettorale da ditte di servizi legate al Municipio e poi sistematicamente rescissi a poche settimane dalla chiusura delle urne. Si parla tanto di tutela dei lavoratori, di pari opportunità, di evoluzione sociale ma i fatti provano poi ben altro. In questo marasma senza fine Ercolano agonizza: la gente non crede più nei propri amministratori e diserta sistematicamente le sedute consiliari. Un tempo si mormorava negli ambienti comunali “fin che la barca va lasciala andare”: oggi francamente quella barca è in procinto di affondare sotto il peso dell’inefficienza e del lassismo con il quale chi amministra, ad ogni livello, il paese si relaziona agli onesti contribuenti ercolanesi.
Alfonso Maria Liguori