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Fisioterapisti. La regione Campania contro l’esercizio abusivo della professione

fisioterapista“La dimensione dell’esercizio abusivo della professione di fisioterapista è sempre più allarmante. Bisogna attivarsi per assicurare a questi professionisti e agli utenti delle certezze. Nel mare magnum delle normative non si può non tenere conto delle competenze, delle capacità, della formazione del fisioterapista. Anche la Regione Campania intende offrire un suo contributo per l’individuazione chiara, definita, legittima della figura del fisioterapista, che non può essere assimilata o ridotta ad altri profili”. È quanto ribadisce l’onorevole Flora Beneduce, componente della Commissione Sanità del Consiglio regionale della Campania, a margine dell’incontro con il dottor Paolo Esposito, presidente del sindacato italiani dei fisioterapisti, e dei rappresentanti sindacali della Cgil, Cisl, Uil e Ugl.  “A causa della delibera del 15/11/2011, la regione Campania delega agli O.S.S. la fisioterapia – spiega il dottor Esposito sul sito dello Spif -. Può sembrare qualcosa al di fuori della realtà, eppure è quello che accade nelle case delle persone che necessitano di riabilitazione, che si vedono presentare personale non qualificato, che mette a serio rischio la salute pubblica e la possibilità di recupero da parte dei pazienti malcapitati. Tutto ciò si e’ trasformato a livello territoriale in una vera e propria sostituzione della fisioterapia e della riabilitazione dei pazienti con problemi gravi, con una assistenza, che è una pericolosa delega di funzioni a personale non abilitato, che sta mettendo a rischio la salute pubblica”. La V Commissione, presieduta dall’on. Michele Schiano, alla luce dell’interrogazione del consigliere Angelo Marino, interprete del disagio della categoria, si è impegnata a bloccare il fenomeno, con azioni di contrasto e controllo sull’esercizio abusivo della professione. “È un risultato importante – spiega l’on. Beneduce -. La regione Campania sarà protagonista attiva nella tutela di una categoria, ma soprattutto nel rispetto dell’utente, delle sue patologie e delle sue necessità”.

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