“Ho scelto il Napoli perché è una grande squadra, in Brasile è molto conosciuto come uno dei primi Club del mondo. Poi c’è Benitez che mi ha voltuo ed è un allenatore importante. Arrivo in una squadra che lotta per lo scudetto e per la Champions. Era il momento giusto per misurarmi in un campionato prestigioso, sono giovane e voglio crescere tanto con la maglia azzurra“.
BENITEZ: ”Benitez conosce le mie qualità. Mi ha visto varie volte al Santos e mi ha voluto qui per le mie caratteristiche. Mi ha detto di stare tranquillo e di continuare ad interpretare il ruolo come so fare. Poi deciderà il mister chi giocherà, a me spetta lavorare tanto e sbagliare poco“.
SPECIALISTA SU I RIGORI: ”Sì, ne ho parati tanti. Ho una tecnica, mi muovo molto sulla linea per chiudere la visione dello specchio al tiratore. E spesso mi è andata bene. Sono anche bravo con i piedi, una qualità che a Benitez piace perché vuole che il portiere partecipi alla manovra attivamente. Nel calcio moderno serve un portiere che sappia giocare col pallone perché quando il gioco è chiuso può essere una valida alternativa”.
IL NAPOLI: ”Napoli per me è una grande opportunità anche per il Mondiale. Sono in una grande squadra che può darmi soddisfazioni e visibilità. Ho visto un gruppo molto unito che mi ha accolto benissimo e che è formato da tanti calciatori di qualità. Sono certo che saremo competitivi su tutti i fronti”.
CAMPIONATO ITALIANO: ”Sono maturato molto velocemente nel calcio. Ho cominciato a giocare giovanissimo in prima squadra ed ho già tante partite alle spalle nonostante abbia 23 anni. Ho l’esperienza per potermi cimentare in un campionato europeo“.
ATTACCANTI ITALIANI: “Rispetto tutti gli attaccanti, ma non ho paura di nessuno. So che in Italia ci sono grandissimi attaccanti, studio molto le caratteristiche dei calciatori più forti e sono pronto ad affrontarli. Tra l’altro da piccolo volevo fare l’attaccante, però mi misero in porta e andai benissimo. Paravo tutto e ho deciso che quello era il mio ruolo sin da bambino“.
IL SAN PAOLO: “So che al San Paolo i tifosi sono il dodicesimo uomo in campo e per me è un grande stimolo. Ho già giocato con il Brasile in uno stadio di centomila tifosi e per me non è una pressione, anzi mi esaltano gli stadi caldi. Il Napoli è una squadra di livello internazionale, non ho ancora conosciuto la città ma so che c’è un calore straordinario e sarà per me un clima ideale“.
Cosimo Silva