Novità dal camposanto cittadino. E non sono certo entusiasmanti. Da quando le gestione dei servizi cimiteriali è stata affidata alla società privata Mirca s.a.s, i colpi di scena non mancano. E a farne le spese sono i defunti. Dopo le tariffe per i servizi cimiteriali lievitate, le luci votive rimosse da alcune tombe perchè giudicate non a norma (il tutto senza informare per tempo le famiglie dei cari estinti) arriva un altro colpo di scena: se muori di venerdì sarai seppellito il lunedì successivo. E i disagi, come si può immaginare, sono enormi. Questa è la triste sorte toccata al compianto M.P e ai suoi familiari. Un decesso avvenuto di venerdì. Ma oltre al dolore per la perdita incommensurabile, anche la beffa. Ed M.P., venuto a mancare di venerdì ha dovuto attendere per ricevere una degna sepoltura. E il suo corpo, in attesa di “essere sistemato”, è stato ubicato nell’angusta ed inadeguata sala mortuaria adiacente all’ingresso principale del camposanto. Il rito funebre per M.P si è interrotto bruscamente dopo la celebrazione della messa liturgica per le esequie. La logica della prassi avrebbe voluto che al termine della messa i familiari accompagnassero la salma al cimitero per il momento della sepoltura. Ma non è stato così. La sepoltura è stata posticipata. Infatti, con le nuove disposizioni adotatte dalla società Mirca s.a.s, chi muore di venderdì sarà seppellito il lunedì successivo. Ma, nel caso di M.P c’è stata un’ulteriore complicanza.Una beffa nella beffa. La sepoltura che era stata decisa per il lunedì, è stata poi anticipata senza avvisare i parenti. La salma, presentando segni evidenti di insofferenza alle temperature torride, è stata seppellita la domenica mattina. E il tutto lontanto dagli occhi dei familiari di M.P. Poi il lunedì, l’amara sorpresa per loro. La sepoltura era già avvenuta e con essa era svanita la speranza di poter porgere l’estremo saluto al caro estinto. Una situazione inverosimile per la quale la famiglia di M.P si è interrogata sul perchè di una simile decisione. La morte non conosce giorni festivi o feriali. Quando arriva, arriva. E non avvisa nessuno. E se per altre tipologie di gestione di servizi è verosimile immaginare un’interruzione delle attività in concomitanza dei week end, la cosa è inaccettabile per un camposanto cittadino. Il rispetto per i rituali funebri è sacrosanto, Ugo Foscolo docet. Ed è triste davvero dover prendere atto frequentemente di disservizi o provvedimenti che mettono a dura prova la serenità del sonno eterno dei defunti pompeiani. Una storia quella di M.P che si fatica ad accettare. Il dolore per la perdita di un congiunto merita rispetto e viene prima di tutto.
Marianna Di Paolo