Nuova visita per il ministro Bray a Pompei. Il 23 luglio, a soli dieci giorni dalla sua incursione nel sito vesuviano in occasione del crollo al teatro Odeon, il vertice dei beni culturali tornerà all’ombra del Vesuvio. La mission del politico barese e del suo collega della coesione territoriale, Carlo Trigilia, è controllare l’andamento del Grande Progetto Pompei. Proprio ieri sono stati annunciati due nuovi bandi per la messa in sicurezza delle Regiones VI e VIII, mentre la settimana scorsa sono stati avviati quelli delle domus della Venere in Conchiglia e del Loreio Tiburtino. Accelerazione impressionante, quindi, per il piano europeo dopo le critiche Unesco e attenzione diuturna del ministro. In particolare, martedì prossimo, Bray e Trigilia incontreranno tecnici e funzionari della soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei per ottenere il resoconto dettagliato di quanto sinora realizzato con i 105 milioni di fondi UE e di quanto verrà fatto successivamente. Dopo l’incontro con i vertici SANP i compiti dei due ministri si divideranno: il ministro Triglia procederà a un sopralluogo nei cantieri del GPP, seguito da un incontro con gli enti locali. Bray, invece, riferirà quanto rilevato a Pompei alla Commissione Cultura del Senato. Agli inizi di luglio, del resto, il ministro della cultura aveva dichiarato che entro fine 2015 sarebbero stati consegnati i 39 cantieri del progetto europeo e i finanziamenti non sarebbero andati persi. Ora il vertice del MIBAC insieme al ministro Triglia confermano, con una presenza costante, l’impegno e l’interesse affinchè Pompei risalga dal baratro in cui è caduta.
Claudia Malafronte